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Passerella di Christo sul lago d’Iseo: vademecum per una visita senza sorprese

Ormai non si parla d’altro: tutti vogliono camminare sulla passerella galleggiante sul lago d’Iseo ideata dall’artista di origini bulgare Christo. Ecco alcuni utili consigli per vivere al meglio l’esperienza di “The floating piers”.
A cura di F.L.
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Ormai non si parla d'altro: tutta Italia (e anche il mondo) vuole camminare sulla passerella galleggiante sul lago d'Iseo ideata dall'artista statunitense di origini bulgare Christo. Il risultato di questo spasmodico desiderio di provare l'ebbrezza di attraversare i "Floating piers", pontili galleggianti, è che Sulzano, Montisola e l'Isola di San Paolo, i paesini collegati dalla passerella di circa cinque chilometri, sono ormai letteralmente presi d'assalto.

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I visitatori giornalieri arrivano a quota 80mila: se considerate che Sulzano conta una popolazione di duemila abitanti è facile rendersi conto di quanto il territorio non sia preparato a ospitare un turismo di massa di questo tipo. Cosa fare, dunque? Desistere dalla visita ai "The floating piers"? Niente affatto. Ecco alcuni consigli per cercare di gustarvi al meglio l'esperienza, derivati dalle cronache di questi primi giorni e dai suggerimenti dello stesso autore.

Abbiate pazienza

È il primo e forse più importante consiglio. Le code per camminare sulla passerella sono lunghissime. Iniziano già dai parcheggi, a volte perfino dalle stazioni di partenza dei treni che collegano Sulzano con città più grandi, come accaduto a Brescia. Ma l'attesa, come affermato dallo stesso Christo, è parte integrante della visita ai pontili galleggianti. Se non avete pazienza, forse è meglio restare a casa: rischiereste di rovinare l'esperienza a voi e alle persone che vi sono accanto.

Non riducetevi all'ultimo

La passerella galleggiante sul lago d'Iseo sarà visitabile fino a domenica 3 luglio (e non sarà più ripetuta in nessuna parte del mondo, ha detto Christo). Considerando quanto avvenuto nel primo weekend di apertura, è fortemente sconsigliato di ridurvi all'ultimo fine settimana per visitare installazione di land art: le code potrebbero essere estenuanti. L'ideale sarebbe riuscire a visitare l'opera nei giorni infrasettimanali, in orari magari meno appetibili per una visita: all'alba, intorno a mezzogiorno o verso cena, ricordando che per decisione del prefetto l'opera chiuderà ogni notte dalla mezzanotte alle 6 del mattino.

Proteggetevi dal sole

Soprattutto se visiterete la passerella negli orari più caldi, ricordatevi che non potrete ripararvi dal sole. Proteggetevi dunque con creme solari o eventualmente con cappellini e ombrellini, come solo soliti fare i turisti giapponesi.

Appropriatevi della passerella

Nel rispetto degli altri, sentitevi liberi di appropriarvi della passerella galleggiante facendovi ciò che volete: sedetevi, sdraiatevi, fermatevi a contemplare il panorama del lago d'Iseo da una prospettiva insolita. Come afferma Christo, infatti, i "Floating Piers sono un'estensione della strada e appartengono a chiunque".

Camminate a piedi nudi

L'artista Christo lo ha ripetuto più volte: la passerella galleggiante va intesa come una sorta di spiaggia. E sulla spiaggia si cammina a piedi nudi. Per quanto le scarpe siano ammesse – non tutte però, dimenticate di solcare la passerella con tacchi vertiginosi – per fruire al meglio dell'esperienza l'artista suggerisce di camminare a piedi nudi. E fa niente se il tessuto che ricopre la passerella sarà bagnato: anzi, le sensazioni provate saranno ancora più intense e sembrerà davvero di camminare sull'acqua o, come affermato da Christo, sul dorso di una balena.

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