Padre e figlia picchiati allo stadio durante la partita: arrestato noto ultrà dell’Inter
"Sposta la bandiera". È per questa semplice richiesta che un tifoso interista, che ieri era presente insieme alla sua famiglia allo stadio Meazza di San Siro, a Milano, per guardare la partita della sua squadra del cuore impegnata contro la Fiorentina nella prima giornata del Campionato di Serie A, è stato malmenato da un ultrà. L'uomo, sui 40 anni, era sugli spalti con la moglie e i due figli, appena sopra la curva nerazzurra. Ha chiesto agli altri supporter posizionati alcune file sotto di lui di abbassare una grande bandiera che gli impediva la visuale. Per tutta risposta, questi sono saliti da lui e uno di loro lo ha colpito con diversi pugni al volto. Nel parapiglia è rimasta contusa anche la figlia di 10 anni.
La famiglia è stata aiutata dagli stewards a uscire dal settore e accompagnata al posto di polizia mentre la partita era ancora in corso. La bambina ha riportato una contusione al ginocchio sinistro guaribile in dieci giorni, mentre il padre, medicato dai sanitari dell’ambulatorio del Meazza, ha riportato contusioni alla testa con prognosi di 12 giorni. L'aggressore è stato individuato dagli uomini della Questura grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza dello stadio. Si tratta di un noto ultrà dell'Inter, M.F., di 19 anni, che non solo è stato arrestato con l'accusa di lesioni personali aggravate, ma nei suoi confronti è stato anche disposto un daspo con obbligo di firma, che durerà per i prossimi cinque anni.
