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Il video dell’omicidio di Diego Preda: caccia a due testimoni

A quasi due anni dall’omicidio dell’assicuratore, la Squadra mobile di Milano diffonde alcuni fotogrammi che hanno ripreso la fuga del presunto killer e due potenziali testimoni. “Aiutateci a riconoscerli”
A cura di Francesco Loiacono
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A quasi due anni dall’omicidio del broker assicurativo Diego Preda, avvenuto in via Mosè Bianchi, a Milano, la polizia ha diffuso per la prima volta alcuni fotogrammi inediti ripresi il giorno dell’agguato. Le immagini, poco nitide, riprendono l’assassino mentre insegue la sua vittima e poi scappa verso la fermata della metropolitana di Amendola fiera. Gli uomini della Squadra mobile sperano che i fotogrammi, inutili ai fini dell’identificazione del colpevole, possano invece aiutare a identificare due possibili testimoni di quanto avvenne la sera del 21 novembre 2012. Alle 19.21 circa, l’assicuratore 69enne fu freddato da un killer con un colpo di pistola alla nuca, vicino all’uscita dalla sua agenzia. Da allora le indagini non hanno portato alcun risultato, né sul movente né sull’assassino.

Il video dell'omicidio di Preda

Adesso, d’accordo con la Procura, la polizia ha deciso di diffondere alcune immagini che riprendono in maniera nitida due uomini, testimoni potenziali finora mai ascoltati dagli investigatori – che hanno invece sentito, senza alcun esito, altre 15 persone -, nella speranza che loro stessi o qualche conoscente li possa riconoscere e che possano fornire elementi utili alle indagini. I fotogrammi diffusi raccontano, in sequenza, ciò che presumibilmente avvenne la sera del 21 novembre di due anni fa. Prima si vede Preda all’uscita dalla sua agenzia in via Alberto Mario. Pochi secondi dopo la stessa inquadratura riprende il presunto assassino, un uomo parzialmente nascosto da un berretto. I fotogrammi successivi mostrano l’assicuratore e il suo presunto killer camminare a poca distanza l’uno dall’altro in direzione di via Mosè Bianchi. I due spariscono dall’inquadratura, ma poco dopo vi rientra il solo uomo col berretto, intento a scappare in direzione opposta al luogo dell’omicidio.

Il primo fotogramma è delle 19.19 e 28 secondi: la telecamera dell'agenzia di Preda lo filma mentre esce dall'ingresso in via Alberto Mario con un sacchetto bianco della farmacia. Ventiquattro secondi dopo, dalla stessa inquadratura, si vede passare la sagoma di un uomo con la testa coperta da un cappuccio o da un berretto. Poco dopo Preda cammina lungo il marciapiede di via Mario in direzione di Mosè Bianchi e l'uomo misterioso continua a seguirlo a breve distanza. Alle 19.20 e 50 secondi entrambi spariscono dall'inquadratura, ma appena trenta secondi dopo un'altra telecamera in Mosè Bianchi (luogo dell'omicidio) filma la fuga dell'assassino. Proprio nelle immagini successive che riprendono la fuga compaiono i due possibili testimoni: si tratta di un giovane con una felpa blu e un paio di jeans, ripreso per due volte in via Domenichino e di un uomo con giubbotto di pelle nero, jeans e sciarpa chiara, immortalato dalle telecamere del mezzanino e della banchina della fermata Amendola Fiera, utilizzata presumibilmente dall’assassino per fuggire.

L'uomo passa di corsa sul margine sinistro della strada in direzione di via Domenichino accanto a un gruppo di persone che non lo nota. E prosegue verso la metropolitana. L'analisi delle immagini ha permesso di individuare i due potenziali testimoni. Il primo è inquadrato mentre transita in via Bianchi due minuti dopo l'omicidio: ha una felpa azzurra e jeans. Con gli stessi abiti era stato ripreso nella stessa via alle 16:43 mentre parlava al cellulare, cosa che lascia supporre che sia un frequentatore del quartiere. Il secondo testimone potenziale è stato inquadrato pochi minuti dopo il delitto dalle telecamere del mezzanino e della banchina della fermata Amendola Fiera. Indossava un giubbotto di pelle nero, jeans e sciarpa chiara. L'ipotesi è che possa aver incrociato l'assassino. “Speriamo che qualcuno li riconosca e che possano presentarsi nei nostri uffici”, ha spiegato il capo della squadra mobile, Alessandro Giuliano.

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