100 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Non si chiude il caso Cocco: tra Comune e Microsoft contratti per 730mila euro

Tra Comune di Milano e Microsoft nel 2016 sono stati stipulati contratti per 730mila euro. L’assessore Roberta Cocco, che detiene azioni del colosso di Redmond per 3,6 milioni di euro, si trova dunque in una situazione di potenziale conflitto di interesse. Rizzo: “Siamo di fronte a un problema”. Il Movimento 5 stelle insiste sulle dimissioni della Cocco. Lei si difende in una nota: “Dobbiamo salvaguardare la possibilità per chi viene dal mondo delle aziende e delle professioni di accettare incarichi pubblici”.
A cura di Francesco Loiacono
100 CONDIVISIONI
Immagine

Il "caso" legato ai redditi dell'assessore alla Trasformazione digitale di Milano Roberta Cocco non si chiude, anzi. Come già prospettato dopo la pubblicazione dei redditi dell'assessore, arrivata ieri (anche con un errore, poi corretto) dopo mesi di ritardo e polemiche, i documenti con la situazione patrimoniale e reddituale della manager Microsoft in aspettativa non bastano a placare le critiche dei tanti che ritengono che il suo ruolo a Palazzo Marino non sia compatibile con le posizioni da lei ricoperte nell'azienda di Redmond.

La Cocco è una top manager del colosso fondato da Bill Gates e Paul Allen. Adesso si trova a guidare la Trasformazione digitale del Comune di Milano, settore che naturalmente si interfaccia (anche) con Microsoft: come comunicato da Palazzo Marino al consigliere Basilio Rizzo (Milano in Comune), nel solo 2016 il Comune ha stretto accordi per 733mila euro con il colosso di Redmond, del quale la Cocco detiene azioni per 3,6 milioni di euro.

Basilio Rizzo: "Siamo di fronte a un problema"

Sorge quindi una questione di "opportunità", come l'ha definita Rizzo: "È evidente che siamo di fronte a un problema: Cocco è azionista di questa azienda. E se dal punto di vista giuridico la sua posizione non configura un conflitto d'interesse, diverso è da quello dell'opportunità politica – ha detto Cocco al quotidiano "La Repubblica" -. Dal punto di vista umano, capisco Cocco. Però ha assunto un incarico politico, con obblighi nei confronti dei cittadini. Che sono stati sottovalutati: pubblicando solo le percentuali delle azioni, l'assessora non voleva rivelarne in modo chiaro il valore. Ma non è servito: si è gettata, da sola, la zappa sui piedi".

Per il Movimento 5 stelle, al quale si sono aggiunte poi altre forze politiche all'opposizione (come Forza Italia, per voce di Silvia Sardone), il conflitto di interessi invece c'è ed è enorme: l'unica soluzione possibile restano le dimissioni di Roberta Cocco. Un'altra consigliera azzurra, l'ex ministro Mariastella Gelmini, ha chiesto chiarimenti al sindaco Beppe Sala: "Tocca al sindaco, che l'ha voluta in giunta, chiarire la posizione dell'assessore. Come si è capito il problema non è la denuncia dei redditi dell'assessore, ma la partecipazione azionaria da lei detenuta, che stride col suo ruolo in giunta. E' Sala che deve farsi garante, al di là della sequela di errori e svarioni che certo non possono essere iscritti al capitolo trasparenza della giunta milanese".

L'assessore Cocco si difende in una nota

Nel tardo pomeriggio di oggi è arrivato il commento della diretta interessata nella vicenda. L'assessore Cocco ha ammesso di aver fatto un errore nella pubblicazione dei suoi redditi e ha poi affrontato il tema più generale della presunta incompatibilità tra le cariche da lei ricoperte in Microsoft e al Comune: "L'amministrazione comunale affida i suoi incarichi attraverso il lavoro degli uffici ed in applicazione delle norme vigenti, utilizzando lo strumento della gara quando previsto. L'autorità politica fa un altro mestiere, che è quello della programmazione dell'attività amministrativa e dell'individuazione degli obiettivi. Questa differenza di ruoli deve essere compresa da tutti, altrimenti ogni persona con una storia professionale finisce per essere incompatibile con incarichi di governo della città", scrive l'assessore.

"Noi dobbiamo salvaguardare, in primo luogo a Milano, la possibilità per chi viene dal mondo delle aziende e delle professioni di accettare incarichi pubblici, perché questa è la più solida tradizione ambrosiana e ciò che offre alla sfida della contemporaneità strumenti competitivi, soprattutto in campi come quelli oggetto della mia delega. Questa competenza deve naturalmente essere messa al servizio di processi chiari e trasparenti, condotti dagli uffici del Comune e dalle persone competenti e oneste che vi lavorano".

La nota si conclude con il rinnovo della volontà della Cocco di far parte della squadra di Sala: "Mi impegno e mi impegnerò ogni giorno di più per fare al meglio il mio lavoro, al servizio di una Milano forte, moderna e giusta, capace di offrire nuove opportunità a tutti. A questo serve la trasformazione digitale cui stiamo lavorando con enorme passione".

100 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views