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Niente mandato di arresto europeo per il “turista picchiatore”: risarcirà le sue vittime

La procura di Milano ha sospeso la richiesta di mandato d’arresto europeo nei confronti di Nicolas Lecumberri. Il 26enne spagnolo, noto come “turista picchiatore”, era stato arrestato a Milano per alcune aggressioni ai danni di ignari passanti. Scarcerato, è evaso e ritornato in Spagna. Negli ultimi giorni ha però iniziato a risarcire le sue vittime: sarebbe il segno della sua volontà di patteggiare.
A cura di Francesco Loiacono
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È stato congelato al momento il mandato d'arresto europeo nei confronti di Nicolas Lecumberri, dj spagnolo noto come il "turista picchiatore", colpevole di diverse aggressioni ai danni di ignari passanti a Milano. La procura del capoluogo milanese, che aveva chiesto al giudice Livio Cristofano di procedere con il mandato di cattura, ha sospeso la richiesta per via dell'atteggiamento nel frattempo assunto da Lecumberri, che si trova al momento a San Sebastian dopo una vera e propria evasione dall'Italia.

Il 26enne, che è in cura presso una clinica psichiatrica per un disturbo noto come "bouffee delirante", negli ultimi giorni ha infatti iniziato a risarcire le sue vittime, da lui prese a pugni in faccia in quella che sembrava l'imitazione del "knockout game", assurdo "gioco" in voga negli Stati Uniti che consiste nel rendere a pugni in faccia ignari passanti. Secondo i magistrati questo atteggiamento dimostrerebbe la volontà da parte di Lecumberri di patteggiare la sua pena.

L'arresto e l'evasione: il caso era arrivato al Csm

Il ragazzo era stato arrestato lo scorso luglio a Milano, dopo una lunga serie di aggressioni. Dopo alcune settimane trascorse in carcere a San Vittore, lo scorso 16 agosto il giudice per le indagini preliminari Cristofano lo aveva scarcerato, imponendogli i domiciliari in una clinica di Varazze, in Liguria. Il giudice non aveva però ritenuto necessario un servizio di scorta per il giovane, che in questo modo una volta uscito dal carcere è fuggito in Spagna a bordo di un autobus, tornando nella città basca dove vive con la sua famiglia. Una decisione, quella del gip, che aveva suscitato molte polemiche e che era arrivata fino al Csm.

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