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“Niente fiori dopo la morte, ma offerte ai terremotati”: esaudito il desiderio di Cinzia

Prima di morire Cinzia Fazzini aveva chiesto agli amici e a i parenti di non spendere soldi in fiori ma di donare offerte ai terremotati del centro Italia. Il marito oggi ha consegnato il denaro raccolto all’Avis di Amatrice (Rieti).
A cura di Redazione Milano
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"Non voglio fiori, ma offerte per i terremotati". Cinzia Fazzini, aveva scritto così, nello scorso mese di gennaio, prima di morire stroncata da una leucemia. La 45enne di San Biagio (frazione del Comune di Bagnolo San Vito, Mantova), in una toccante lettera scritta al marito aveva espresso il desiderio di aiutare i terremotati del Centro Italia. E oggi il marito Paolo Lanzoni ha rispettato la volontà della moglie, raggiungendo il comune di Amatrice (Rieti) con il figlio di 17 anni e il fratello per consegnare alla sezione locale dell'Avis la cifra di 2.310 euro raccolta grazie alla generosità di amici e colleghi.

"Devo ringraziare in primo luogo l'Avis di San Biagio che mi ha aiutato moltissimo – ha detto Lanzoni – e poi i miei colleghi di lavoro e quelli di mia moglie, oltre alla scuola di mio figlio". Grazie ad una prima raccolta fondi nelle scorse settimane era riuscito a donare altri 1.400 euro all'Ail, l'associazione contro le leucemie, di Bologna, nel cui ospedale, il Sant'Orsola, la moglie era stata sottoposta ad un trapianto di midollo.

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