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Nausea, mal di testa, rossori su collo e viso: a Milano è emergenza da “mal di sushi”

Aumentano a Milano i casi di intossicazione da “sindrome sgombroide”, malessere che nei pronto soccorso viene chiamato “mal di sushi”: nausea, mal di testa e rossori sulla pelle del collo e del viso dovuti al consumo di tonno o pesce azzurro non conservato correttamente.
A cura di F.L.
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Se avete accusato nausea, mal di testa e rossori sulla pelle del collo e del viso dopo aver mangiato del sushi, probabilmente rientrate tra quelle persone colpite da "sindrome sgombroide". È la definizione medica di quella che tra gli infermieri viene chiamato il "mal di sushi": un malessere legato al consumo di tonno o pesce azzurro mal conservato, che secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica", negli ultimi tempi a Milano si sta verificando con una frequenza insolita.

Aumentano i casi di "sindrome sgombroide"

Il capoluogo lombardo è d'altronde la capitale italiana del sushi: i locali dove consumare questa tipica pietanza giapponese non si contano più, tra locali ricercati e costosi e "all you can eat" più economici. Se all'elevato numero di ristoranti a base di pesce si aggiungono condizioni di conservazione non idonee, si arriva a comprendere il motivo di una vera e propria emergenza. I casi di persone intossicate da sindrome sgombroide sono stati 47 nel 2015. E rischiano di aumentare quest'anno: nei primo otto mesi si contano già 38 casi, ai quali a settembre se ne sono aggiunti quasi un'altra decina.

Secondo la direttrice del dipartimento Igiene, alimenti e nutrizione dell'Ats milanese Simonetta Fracchia, non si può parlare di epidemia, anche se i numerosi focolai sono preoccupanti. L'intossicazione da sindrome sgombroide nei casi più gravi può causare l'edema della glottide, con conseguente rischio di soffocamento. Ma nella maggior parte dei casi il disturbo passa dopo qualche ora, curandosi con cortisone e antistaminici.

I numerosi casi di "mal di sushi" sono testimoniati anche dall'aumento delle denunce presentate alla magistratura dal Nucleo anti sofisticazioni dei carabinieri. Ad avvertire i militari sono spesso i pronto soccorso, che fanno scattare i controlli. Estesi, oltre che in sushi bar e ristoranti, anche al mercato del pesce di via Lombroso: ogni mese si scoprono carcasse di tonno conservate in modo inadeguato o partite di pesce azzurro contaminato.

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