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Musica troppo alta? Il padrone di casa ti può sfrattare: la sentenza a Monza

Se l’inquilino si ostina a tenere la musica troppo alta contravvenendo al regolamento condominiale, il padrone di casa lo può sfrattare. La sentenza del Tribunale Civile di Monza.
A cura di Va.Re.
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Se il l'inquilino titolare del contratto di locazione tiene la musica a volumi troppo elevati, infastidendo i vicini e contravvenendo al regolamento condominiale, è possibile rescindere il contratto e sfrattarlo. A stabilirlo una recente sentenza del Tribunale di Monza che – secondo quanto riportato da il Giorno – ha dato ragione al proprietario di un'abitazione nel Monzese, stabilendo che l'affittuario non solo sarà costretto a lasciare la casa, ma dovrà anche pagare le spese processuali.

L'inquilino viveva nell'appartamento dal 2015, con un regolare contratto fino al 2019, ma, a causa proprio delle continue lamentele da parte dei vicini, aveva chiesto la rescissione del contratto. L'uomo avrebbe infastidito la quiete degli altri condomini tanto da costringere l'amministratore della palazzina a presentare un esposto in commissariato. Ora la sentenza del tribunale stabilisce che firmando il contratto di locazione, l'inquilino implicitamente accetta il regolamento di condominio, nel caso non lo facesse il contratto è da considerarsi rescisso.

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