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Morta di parto con il feto, il compagno: “Si lamentava che in ospedale la trascuravano”

Parla il compagno di Giovanna Lazzari 30 anni, deceduta insieme al feto lo scorso 31 dicembre all’Ospedale Civile Brescia: “Mi ha mandato un messaggio in cui lamentava poca attenzione nei suoi confronti. Fa rabbia”. Intanto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha istituito una task force di esperti per far luce sul caso e su altri tre episodi analoghi.
A cura di Angela Marino
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Si era lamentata della scarsa attenzione che le dedicavano in ospedale. Il retroscena della drammatica morte di Giovanna Lazzari 30 anni e incinta, deceduta insieme al feto lo scorso 31 dicembre agli Spedali Civili Brescia, emerge a poche ore dalla tragedia. È il quotidiano Il Giorno, a riportare le dichiarazioni del compagno della donna, Roberto Coppini: "Quando era ricoverata – racconta Coppini – mi ha mandato un messaggio in cui lamentava poca attenzione nei suoi confronti. Fa rabbia, bisogna fare chiarezza. Per ora sulla morte della giovane gestante di Rezzano, è stata aperta un'indagine interna nel nosocomio bresciano. I fatti risalgono alla notte del 30. Giovanna  arriva all’ospedale Civile con la febbre alta e dolori addominali. I medici decidono di tenerla sotto osservazione tutta la notte. La mattina del 31, però, le condizioni della paziente non migliorano e all'ospedale decidono di procedere al cesareo, ma è tardi: la bimba che la giovane porta in grembo è già morta. All'uscita dalla sala operatoria la trentenne viene trasferita in rianimazione, ma anche per lei non c'è niente da fare.

Quattro casi in pochi giorni: interviene il ministro della Salute

A poche ore dalla morte della donna, la Procura competente ha aperto fascicolo. Il  pm Ambrogio Cassiani a capo dell’indagine ha ordinato la doppia autopsia e il sequestro delle cartelle cliniche. Tra le ipotesi sull'accaduto c'è quella del distacco della placenta, che avrebbe causato una successiva emorragia. Saranno gli esiti degli esami medico legali a fornire certezze sulla morte della giovane, già madre di due bambini. Nello stesso periodo delle feste si sono verificati altri tre casi analoghi a Verona, Torino, Bassano del Grappa. Per fare luce sugli episodi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha istituito una task force di esperti.

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