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Milano, sgomberata l’ex scuola di via Adriano: era rifugio per rapinatori e spacciatori

Uomini della polizia locale di Milano hanno sgomberato l’ex scuola di via Adriano 60, nell’omonimo quartiere alla periferia nord-est del capoluogo. L’enorme struttura, che era di proprietà dell’Aler e versava in pessime condizioni, era diventata rifugio per sbandati e criminali. Nell’ottobre 2014 fu anche teatro di un omicidio.
A cura di Francesco Loiacono
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L'edificio di via Adriano (Foto: Silvia Sardone)
L'edificio di via Adriano (Foto: Silvia Sardone)

Un'operazione della polizia locale, guidata dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, ha messo fine al "regno" di rapinatori e spacciatori nella ex scuola di via Adriano 60, a Milano. Lo rivela il Corriere della sera. Nello stabile, di proprietà dell'Aler ma dismesso ormai da tempo, trovavano rifugio, in condizioni igieniche pessime, derelitti e vagabondi di ogni tipo. Non solo persone senza fissa dimora, ma anche criminali in cerca di protezione. L'enorme struttura, in totale 21mila metri quadri di superficie, si presta d'altronde a fornire copertura per passare inosservati, e anche per questo era diventata fonte di enorme angoscia per i residenti del quartiere Adriano, periferia nord est della città.

Milano, sgomberata l'ex scuola di via Adriano

Angoscia giustificata: nell'ottobre 2014 l'ex complesso era stato teatro dell'uccisione di un marocchino da parte di un connazionale, mentre i controlli effettuati lunedì sulle persone che ancora utilizzavano la scuola come dormitorio hanno confermato la presenza di molti pregiudicati e irregolari. La scuola è stata oggetto di molte denunce da parte della consigliera di zona 2 Silvia Sardone, di Forza Italia, ed è stata interessata anche da altri sgomberi – se ne contano otto dall'anno scorso – da parte del Comune. Ma la grandezza del complesso e la presenza di molti varchi hanno sempre inficiato questi provvedimenti, e i disperati sono sempre riusciti a rientrare nello stabile.

Anche per questo, nonostante l'intervento di lunedì mattina, durante il quale tutti i varchi sono stati sigillati con lastre, la paura dei residenti è che, se non si interviene in tempo con lavori di riqualificazione, gli occupanti dell'ex scuola trovino prima o poi il modo di rientrare. Il Comune, che ha rilevato finalmente dall'Aler lo stabile dopo una trattativa durata due anni, attende la definizione degli ultimi particolari tecnici per dare il via ai lavori: sull'area dovrebbero sorgere una scuola elementare e media, un parco, case e negozi. Un intervento che promette di cambiare l'immagine del quartiere.

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