Milano, sfila il corteo “No invasione”: poche decine di persone per dire no ai migranti
Poche decine di persone, un centinaio secondo le stime più ottimistiche. Contro le migliaia che sabato scorso hanno colorato le vie di Milano. Se doveva essere la risposta alla marcia "Insieme contro i muri", il corteo "No invasion" che ha sfilato nel pomeriggio di oggi nel capoluogo lombardo ha mostrato chiaramente da che parte stia la città sui temi dell'accoglienza dei profughi e della solidarietà.
La manifestazione di oggi, organizzata dal comitato "Milano sicura" (che si professa apartitico), si è svolta senza particolari problemi. Qualche momento di tensione solo quando il corteo è arrivato nei pressi della stazione Centrale di Milano, dove si ritrovano molti migranti senza un altro luogo in cui andare. Tra coloro che hanno sfilato non c'erano, almeno ufficialmente, aderenti ai movimenti di estrema destra più noti, come CasaPound e Lealtà e azione. Ma tra i manifestanti era piuttosto chiara la "provenienza" politica: non sono mancate persone con il tatuaggio del Duce in bella mostra. Tra gli slogan e gli striscioni della manifestazione le scritte "Basta invasione" e "Prima le nostre famiglie". Poi bandiere tricolori e qualche fumogeno, per dare un po' di colore a un corteo che, anche a detta di qualche partecipante, è stato un mezzo flop.
