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Milano, sesso nei centri massaggi italiani per fronteggiare la concorrenza cinese

L’inchiesta di Fanpage.it sui centri gestiti da italiani che per far fronte alla concorrenza dei cinesi offrono pratiche erotiche nascoste dietro i tradizionali servizi estetici: “Qui i clienti vengono esclusivamente per fare sesso. Le prestazioni vanno da un minimo di 50 fino a 100 euro”.
A cura di Ida Artiaco
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"Mi ha fatto camminare a quattro zampe come se fossi un cane e ha cercato di penetrarmi col piede. Non mi sono sentita mai così umiliata in tutta la mia vita".  A parlare ai microfoni di Fanpage.it è Viola Nagis, una ex massaggiatrice che in un libro, intitolato "Dentro l'acquario", ha denunciato un sistema, molto più diffuso di quanto non si creda, per il quale sono numerosi i centri estetici e di massaggi che dietro i propri servizi nascondono un vero e proprio sfruttamento della prostituzione. Il motivo? Far fronte alla concorrenza sempre più spietata dei cinesi. "Dietro formule come massaggio tantrico o discipline olistiche – ha sottolineato la ragazza – ci sono in realtà atti erotici offerti anche da strutture gestite da italiani che non riescono ad andare dietro a quelle degli orientali. Ormai funziona così".

Quello che racconta Viola Nagis, nel suo libro e davanti alle telecamere di Fanpage.it, è inquietante. "Ho cominciato a lavorare in questo centro molto bello gestito da un italiano, vicino San Babila, in Duomo – ricorda la ex massaggiatrice -. Il capo era un padre di famiglia, ogni tanto venivano a trovarci anche la moglie e i figli. In realtà, chi veniva qui si spogliava di ogni civiltà, ci facevano sentire come se fossimo niente, fino a sputarci in faccia o farsi leccare i piedi. La tendenza era proprio quella dell'umiliazione. Un cliente al culmine dell'eccitazione ha cominciato a parlarmi di suo figlio di otto anni. Non potevo confidarmi con nessuno, né col mio fidanzato, né con la famiglia. Fino a che poi ho tentato il suicidio e sono stata ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale Niguarda".

"Ho fatto questo lavoro per meno di due mesi – ha dichiarato ancora Viola -, è stata una parentesi che mi sono trovata costretta ad accettare a causa di una grave malattia che aveva colpito il mio fidanzato e dal bisogno economico per sopravvivere, dopo mesi di disoccupazione e nessun'altra alternativa. Voglio denunciare ciò che succede ad una giovane che cerca di lavorare onestamente, in una società che non lo permette."

Si tratta, in effetti, di una pratica molto diffusa. Sbirciando tra gli annunci in rete, in effetti si scopre che si richiedono estetiste con competenze molto chiare. Fanpage.it ha provato a contattare alcuni dei centri in cerca di nuove figure, con una reporter che, fingendosi in cerca di lavoro e provvista di telecamera nascosta, ha filmato i "colloqui" con la proprietà di una serie di centri, la cui richiesta era solo una: esaudire tutte le richieste, anche e soprattutto sessuali, dei clienti. "Io non ti do lo stipendio, te lo crei tu – ha dichiarato una donna a capo di un centro milanese -. Ho avuto ragazze che guadagnavano anche cinque o seimila euro concedendosi del tutto. Per una prestazione puoi chiedere da un minimo di 50 a un massimo di 100 euro". Massaggi corpo contro corpo, ovviamene nudi, sono richiesti in un secondo locale, che ha aperto da poco: "Qui i clienti vengono qui esclusivamente per fare sesso. Se pagano 100 euro, metà va noi e metà te la prendi tu". Altro che estetica e benessere, questo è un vero e proprio sfruttamento della prostituzione.

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