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Milano, sesso in pieno giorno nei giardinetti dei bambini: la denuncia dei residenti

Nel parchetto di via Recanati, a Milano, vicino all’area gioco dedicata ai bambini coppiette si appartano per consumare rapporti sessuali in pieno giorno, abbandonando i preservativi usati. La denuncia dei residenti riuniti nel “Comitato Greco 2.0”, che sottolineano anche come l’area sia diventata un bivacco per ubriachi.
A cura di Francesco Loiacono
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Una delle foto scattate dai residenti nel parco (Foto: Comitato Greco 2.0)
Una delle foto scattate dai residenti nel parco (Foto: Comitato Greco 2.0)

Il parchetto di via Recanati, a Milano, anziché essere solo un luogo di svago per i bambini viene utilizzato sempre più anche da ragazzi e adulti. Per scopi decisamente sconvenienti per i più piccoli: dalle coppiette che lo usano come alcova per consumare rapporti sessuali alla luce del giorno a ubriachi che lo scelgono quale discarica per bottiglie e lattine o come giaciglio sul quale distendersi in preda all'ebbrezza alcolica.

A denunciare questa situazione di degrado, come riporta la testata "Milanotoday", è stato il "Comitato Greco 2.0" che raccoglie alcuni residenti del quartiere e delle zone vicine: il parchetto in questione si trova difatti in zona Villa San Giovanni. Una denuncia accompagnata da foto (potete vedere le immagini nella gallery) che testimoniano come effettivamente le scene poco edificanti siano all'ordine del giorno: i giardinetti di via Recanati sono "passati dall’essere solo sede di schiamazzi notturni e abbandono di rifiuti, a teatro di rapporti sessuali in pubblico e dormitorio per ubriachi e senzatetto".

I residenti si rivolgono in particolare al Comune: “Non si sono più avute notizie della commissione comunale che doveva valutare l’opportunità di recintare lo spazio per consentire la chiusura notturna – scrive il Comitato – in modo che i bambini che lo frequentano non dovessero più fare lo slalom, fra vomito, spazzatura, cocci di bottiglia e preservativi usati". L'unica nota positiva è invece l'approvazione a bilancio di un impianto di sorveglianza, che potrebbe indurre chi utilizza impropriamente il parco ad andare altrove. Il provvedimento, proposto dalla consigliera di Forza Italia Silvia Sardone, dovrà però adesso essere reso esecutivo: il timore è che servano ancora tempi lunghi.

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