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Milano, scarcerato l’immigrato che ha accoltellato un poliziotto in stazione Centrale

Saidou Mamoud Diallo, il 31enne della Guinea che due giorni fa ha accoltellato un poliziotto alla stazione Centrale di Milano, è stato scarcerato. La decisione è stata presa dal gip di Milano Maria Vicidomini, che ha comunque convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma per il 31enne, per cui le accuse passano da tentato omicidio a lesioni.
A cura di Francesco Loiacono
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Saidou Mamoud Diallo, il 31enne della Guinea che due giorni fa ha accoltellato un poliziotto alla stazione Centrale di Milano, è stato scarcerato. La decisione, destinata a suscitare polemiche, è stata presa dal giudice per le indagini preliminari di Milano Maria Vicidomini, che ha comunque convalidato l'arresto. Le accuse nei confronti del 31enne, un immigrato irregolare su cui pendevano ben due ordini di espulsione, è stata derubricata da tentato omicidio a lesioni. Il 31enne è comunque indagato a piede libero per minacce, per aver mostrato il coltello con cui ha poi ferito l'agente ad alcuni autisti degli autobus parcheggiati all'esterno della stazione Centrale di Milano, dove era poi avvenuta l'aggressione, ripresa dalle telecamere di sicurezza dello scalo ferroviario.

Il 31enne avrà l'obbligo di firma

Il gip ha disposto per il 31enne l'obbligo di firma. Nonostante sia tornato in libertà, è probabile che adesso l'immigrato verrà collocato in un ex Centro di identificazione ed espulsione, in quanto irregolare. Per il 31enne il pubblico ministero Paola Pirotta aveva chiesto la convalida dell'arresto e la misura cautelare in carcere per le accuse di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Avevano invece già perso peso le ipotesi di un possibile collegamento tra il 31enne e il terrorismo. L'uomo, subito dopo l'aggressione e il suo arresto, aveva infatti gridato la frase "Voglio morire per Allah", ma secondo gli inquirenti si tratta solo di parole pronunciate da una persona in stato di alterazione.

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