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Milano, maxi sequestro di cocaina: spunta l’ombra della ‘ndrangheta

I carabinieri di Legnano hanno sequestrato quasi trenta chili di cocaina, per un controvalore di un milione e 200mila euro, nascosti sotto il sedile di un’auto. Il guidatore, un idraulico incensurato di 43 anni, è stato arrestato. I militari sospettano che dietro al traffico di droga ci sia la ‘ndrangheta.
A cura di F.L.
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Quasi trenta chili di cocaina, per un controvalore di un milione e 200mila euro. È il risultato di un sequestro effettuato sabato notte dai carabinieri a Bareggio, in provincia di Milano. Un sequestro da record: il più importante del 2015 in tutta la provincia milanese. Come riporta il Corriere della sera, che ha diffuso la notizia, la droga, confezionata in panetti rettangolari, era nascosta in un’intercapedine tra il telaio e la carrozzeria di una Mercedes Classe B, sotto al sedile del passeggero. L'uomo alla guida dell'auto è un idraulico 43enne incensurato, originario della zona di Catanzaro. I carabinieri, che stavano effettuando un posto di blocco tra Arluno e Pregnana Milanese, lo hanno seguito e poi bloccato una volta accertato che l'auto risultava intestata a un calabrese detenuto in Germania.

Milano, maxi sequestro di cocaina: spunta l'ombra della ‘ndrangheta

Il nervosismo dell'uomo alla guida ha convinto i carabinieri ad approfondire i controlli sull'auto. Una volta portata in caserma, la scoperta della cocaina nascosta sotto al sedile. Per l'idraulico sono scattate le manette con l'accusa di traffico di stupefacenti, ma l'inchiesta rischia di allargarsi. Gli investigatori infatti sospettano che dietro alla droga possano esserci le cosche della ‘ndrangheta, che controlla il traffico di cocaina a Milano e risulta molto infiltrata nella zona Ovest della Lombardia, proprio dove è stato fermato l'uomo. La perquisizione in casa dell'idraulico non ha dato alcun frutto: i carabinieri hanno cercato di estorcere dall'arrestato qualche informazione, ma sembra che l'uomo non voglia collaborare con la giustizia.

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