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Milano, il sindaco Sala ricorda le vittime delle foibe: presidio dell’estrema destra

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha ricordato gli italiani vittime delle foibe nel corso della “Giornata del ricordo” a loro dedicata: “Su quei crimini per troppi anni un silenzio colpevole”. In largo Cairoli presidio del movimento di estrema destra Lealtà e Azione con fumogeni e bandiere.
A cura di Francesco Loiacono
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Il sindaco di Milano Beppe Sala ha partecipato oggi alle 12 alla commemorazione degli italiani vittime delle foibe, nel corso della "Giornata del ricordo" a loro dedicata: "Solo rispettando i comuni valori possiamo costruire una società aperta e unita", ha detto Sala, che ha poi sottolineato come su quei crimini ci sia stato per troppi anni "un silenzio colpevole". Le circa 80mila vittime che trovarono la morte nelle cavità carsiche del Friuli Venezia Giulia (le foibe, appunto) sono state ricordate anche durante la seduta del Consiglio comunale a Palazzo Marino: "Difendere e diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe può far superare le assurde e anacronistiche contrapposizioni", ha affermato Sala.

Il Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe e gli esuli della Dalmazia e dell'Istria è stato celebrato anche da alcuni gruppi di estrema destra, come Lealtà e Azione. Il movimento negli scorsi giorni aveva già affisso decine di manifesti con la scritta "Onore ai martiri delle foibe" in alcune zone della città. Oggi ha invece improvvisato un blitz con bandiere e fumogeni in largo Cairoli, vicino al Castello Sforzesco. I manifestanti hanno poi esposto uno striscione con la stessa scritta dei manifesti affissi negli scorsi giorni.

La polemica per il concerto alla Palazzina Liberty

Le celebrazioni della giornata del Ricordo sono state negli scorsi giorni occasione di polemica per un evento che il Municipio 4 (guidato dal leghista Paolo Bassi) aveva organizzato all'interno della Palazzina Liberty, storicamente associata alle figure di Dario Fo e Franca Rame. All'evento avrebbe dovuto partecipare un cantante del "rock identitario", Federico Soglio, in arte Skoll, considerato vicino agli ambienti del neofascismo (e a processo, poi assolto, per aver fatto il saluto romano). Sinistra per Milano aveva denunciato l'iniziativa, facendo scoppiare un "caso" che si è chiuso, per ora, con la revoca dell'autorizzazione all'utilizzo della Palazzina Liberty da parte di Palazzo Marino.

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