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Milano, il prete fa il saluto romano durante una cerimonia al cimitero per il neofascista Vivirito

Don Orlando Amendola, cappellano del Campo X del Cimitero Maggiore di Milano, al termine di una cerimonia religiosa per ricordare Salvatore Vivirito, neofascista di Avanguardia nazionale morto il 19 maggio del 1977, ha fatto il saluto romano assieme alle altre persone presenti. Il video è stato poi pubblicato online.
A cura di Francesco Loiacono
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Don Orlando Amendola mentre fa il saluto romano (Youtube)
Don Orlando Amendola mentre fa il saluto romano (Youtube)

Un prete che fa il saluto romano durante una cerimonia religiosa non è certo una scena che si vede tutti i giorni. Ma nel caso di don Orlando Amendola, cappellano del Campo X del Cimitero Maggiore di Milano, non è così. Il prete è infatti chiamato il "cappellano dei camerati": è lui a officiare l'annuale cerimonia per ricordare i caduti della Repubblica sociale italiana seppelliti proprio nella porzione del Musocco di cui è cappellano. Una cerimonia che si è tenuta anche quest'anno, non il 25 aprile, come accadeva provocatoriamente da tre anni a questa parte, ma il 29 aprile, quando senza alcun preavviso un migliaio di persone si è ritrovato al cimitero Maggiore, esibendosi poi in un saluto romano "di massa" che potrebbe avere conseguenze penali.

Il gesto del saluto romano, vietato dalla legge, è stato ripetuto lo scorso 20 maggio da don Orlando Amendola e altri esponenti del gruppo neofascista Avanguardia nazionale, ricreato lo scorso anno dal leader Stefano delle Chiaie dopo essere stato dichiarato fuorilegge nel 1976. L'occasione era ricordare a 40 anni della morte (avvenuta il 19 maggio 1977) l'ex militante di Avanguardia nazionale Salvatore Umberto Vivirito, rimasto ucciso a 22 anni negli sviluppi di una rapina a una gioielleria durante la quale lo stesso Vivirito colpì a morte il gioielliere Ernesto Bernini.

La cerimonia, celebrata in forma ristretta, si è aperta con il ricordo di Vivirito da parte del cappellano e di altri esponenti di Avanguardia nazionale. Don Amendola dice tra le altre cose del 22enne: "Di giovani come Umberto ne nasceva uno ogni 800", "Umberto era coraggioso" e "combatteva perché vedeva il suo ideale umano costantemente oltraggiato". La cerimonia si conclude poi con il cosiddetto rito del presente, scandito due volte: tutti i presenti, incluso il sacerdote, fanno il saluto romano. Tutta la scena è stata ripresa da un video poi pubblicato su Youtube dal creatore del blog "Fascinazione", Ugo Maria Tassinari. La cerimonia e il saluto romano del prete sono state segnalate poi dall'Osservatorio democratico sulle nuove destre.

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