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Milano, ferroviere folgorato da scarica a 380 volt: salvato dai colleghi col defibrillatore

Questa mattina un ferroviere di 63 anni è rimasto folgorato da una scarica da 380 volt mentre si trovava in un deposito di Trenitalia in via Fratelli Bressan, a Milano. L’uomo è stato salvato dall’intervento provvidenziale dei colleghi, che lo hanno rianimato con il defibrillatore. Il 63enne resta in gravi condizioni: è ricoverato al Niguarda in prognosi riservata.
A cura di Francesco Loiacono
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Ancora un grave incidente sul lavoro a Milano, due giorni dopo la morte di un operaio. Questa mattina un ferroviere di 63 anni è rimasto folgorato da una scarica elettrica da 380 volt. L'uomo si trovava all'interno di un deposito di Trenitalia Milano Martesana, che si trova in via Fratelli Bressan, in zona Precotto. Poco dopo le 8.30, come riportato dall'Azienda regionale emergenza urgenza, per cause ancora da accertare l'uomo è stato raggiunto e colpito da una scarica elettrica ad alto voltaggio, che lo ha mandato in arresto cardiaco.

Provvidenziale l'intervento dei colleghi col defibrillatore

Il 63enne è stato immediatamente soccorso dai suoi colleghi, che hanno azionato il defibrillatore presente sul posto di lavoro. Due le scariche partite dall'apparecchio salvavita: alla seconda il cuore dell'uomo ha ripreso a battere. Sul posto sono arrivate un'ambulanza e un'automedica del 118. L'uomo è stato portato in codice giallo all'ospedale Niguarda di Milano. L'intervento dei colleghi è stato provvidenziale e ha salvato la vita all'uomo, le cui condizioni restano però gravi: il 63enne è in prognosi riservata.

Per accertare la dinamica dell'incidente e il rispetto di tutte le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, nel deposito di via Fratelli Bressan sono intervenuti i carabinieri, agenti della polfer e anche il personale di Rete ferroviaria italiana.

Due giorni fa un operaio edile è morto nel crollo di un ponteggio

È il secondo grave incidente sul lavoro che avviene in pochi giorni a Milano. Soltanto due giorni fa un operaio edile è morto mentre stava lavorando nel cortile di una palazzina in via Mangone, nella zona di Porta Genova. L'uomo stava lavorando nello smontaggio di alcuni ponteggi utilizzati per alcuni lavori di ristrutturazione. L'impalcatura è improvvisamente crollata, per cause ancora da accertare, schiacciando l'operaio e uccidendolo praticamente sul colpo.

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