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Milano, dopo nuove tensioni stop al blocco selvaggio dei tassisti anti Uber

Dopo un’altra mattinata di proteste è stato interrotto il blocco selvaggio dei taxi a Milano. I conducenti delle auto bianche hanno ottenuto un incontro in prefettura per chiedere maggiori controlli e sanzioni nei confronti del servizio Uber.
A cura di F.L.
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È terminato solo nel primo pomeriggio, dopo un'altra mattinata di passione e proteste, il blocco selvaggio dei tassisti a Milano. I conducenti delle auto bianche da ieri protestano contro una presunta circolare del ministro Alfano – ma il titolare del Viminale ha smentito – che annullerebbe le sanzioni nei confronti dei conducenti di Uberpop, il sevizio di noleggio con conducente che secondo il tribunale di Milano fa concorrenza sleale ai tassisti. Nonostante le rassicurazioni dell'assessore Marco Granelli e del comandante della polizia locale di Milano Antonio Barbato, alcuni conducenti di auto bianche anche questa mattina hanno proseguito nella loro protesta.

Tensione tra tassisti e giornalisti

I tassisti si sono ritrovati dapprima in piazza Scala per chiedere un incontro a Granelli: poi hanno ottenuto udienza in prefettura, per chiedere maggiori controlli e sanzioni nei confronti degli autisti Ncc (il servizio di noleggio con conducente) che operano al di fuori delle leggi. In particolare i tassisti hanno chiesto l'impiego di almeno 15 auto 24 ore su 24 da impiegare per pattugliare il territorio.

Soltanto dopo l'incontro, ottenute alcune rassicurazioni, la situazione è cominciata a rientrare. In stazione Centrale si ono però registrate nuove tensioni tra i tassisti e alcuni giornalisti presenti, che sarebbero stati aggrediti verbalmente e minacciati. Soltanto quando le telecamere si sono allontanate la situazione è ritornata alla normalità, con i taxi che hanno ripreso a caricare i passeggeri.

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