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Milano: donna decapitata in casa, la testa nel cortile. Arrestato giovane trans

Nella notte tra sabato e domenica il corpo senza testa di una donna di 51 anni, Antonietta Gisonna, è stato trovato in un appartamento alla periferia di Milano, in zona Ortica. La testa della vittima era nel cortile del palazzo. I carabinieri hanno arrestato un transessuale ecuadoriano di 21 anni, accusato dell’omicidio. Droga o prostituzione le piste seguite dagli inquirenti.
A cura di Francesco Loiacono
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Orrore a Milano nella notte tra sabato e domenica. Il corpo senza testa di una donna di 51 anni, Antonietta Gisonna, nata a Napoli ma da anni residente a Milano, è stato ritrovato in un appartamento di uno stabile popolare di via Amadeo 33, nella zona dell'Ortica, periferia Est di Milano. La testa della vittima era all'interno del cortile del palazzo. A darne notizia i carabinieri, arrivati sul posto nel cuore della notte dopo essere stati avvertiti da due diverse telefonate. I militari hanno trovato sul luogo del delitto un sudamericano, C.J.T.V., che è stato fermato in quanto accusato di essere l'autore dell'omicidio. Il ragazzo, un transessuale ecuadoriano di 21 anni, si era barricato all'interno dell'appartamento della donna e ha cercato di aggredire i carabinieri, che lo hanno immobilizzato. Il 21enne aveva ferite da arma da taglio ed era in stato di choc. È stato soccorso dal 118 e trasferito al Policlinico, dove gli inquirenti lo hanno interrogato e poi tratto in arresto con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

Donna decapitata in casa: droga e prostituzione le piste

Diverse al momento le ipotesi al vaglio degli inquirenti. La vittima era rimasta coinvolta nel 2013 in un caso di droga. Il suo convivente di allora era stato trovato in possesso di un chilo e mezzo di hashish nell'appartamento nel quale vivevano, a Bonola. La droga potrebbe essere uno dei moventi dell'omicidio, arrivato al termine di una furibonda lite segnalata ai carabinieri dalla prima delle telefonate ricevute, intorno all'1.30 di notte. La seconda potrebbe essere legata alla presunta attività della vittima, di origine napoletana: pare che la donna infatti si prostituisse, e cedesse ogni tanto il suo appartamento al transessuale per ricevere i clienti.

I carabinieri sono arrivati nello stabile popolare dopo aver ricevuto una seconda telefonata da parte di un vicino di casa della vittima, che dalla sua abitazione ha visto una persona intenta ad accoltellarne un'altra distesa sul pavimento. I militari hanno trovato prima la testa mozzata della donna nel cortile. Poi sono saliti nell'appartamento della vittima, dove nel frattempo l'ecuadoriano – con regolare permesso di soggiorno in Italia dal 2010 – si era barricato. Dopo aver sfondato la porta e aver immobilizzato il transessuale hanno visto il corpo della vittima disteso sul pavimento. Il 21enne, dopo averla uccisa, forse con un coltello da cucina, avrebbe utilizzato altri coltelli e pezzi di vetro per infierire sul cadavere.

Donna decapitata: un testimone ha visto tutto dalla finestra

"L'uomo ha visto tutto dalla finestra – ha spiegato il Colonello Biagio Storniolo, comandante del Reparto operativo di Milano – assistendo a parte dell'accaduto ma soprattutto descrivendolo a noi con grande precisione". La raccapricciante scena dell'omicidio della donna nell'appartamento di Bonola ha avuto un testimone in uno dei condomini dello stabile, il quale ha assistito a tutta la scena mentre in linea con il 112, forniva elementi fondamentali per ricostruire il delitto. Un episodio che ricorda tragicamente "La finestra sul cortile", di Hitchtcoc e proprio come nella celebre pellicola neanche in questo caso il testimone ha potuto salvare la vittima.  L'uomo, che ha assistito alla scena dalla sua abitazione in un complesso di fronte al palazzo al 33 di via Amadeo dove viveva la donna barbaramente uccisa, ha riferito agli operatori del 112 della lite descrivendo una persona armata di coltello che colpiva la vittima per passare poi a descrivere la scena dell'assassino che infieriva sul cadavere di Antonietta Gisonna.

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