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Milano, apre il Refettorio ambrosiano: la mensa dei poveri con chef stellati

A Milano, nel quartiere Greco, è tutto pronto per l’apertura del Refettorio ambrosiano: una mensa per i poveri arredata dai più importanti artisti italiani e internazionali e nella quale 40 grandi chef cucineranno gli scarti di Expo. Il progetto, ideato da Massimo Bottura, è stato realizzato dalla Caritas e dalla Diocesi di Milano.
A cura di Francesco Loiacono
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È tutto pronto a Milano per l'apertura del Refettorio ambrosiano, una mensa dei poveri nella quale a cucinare per le persone in difficoltà saranno chef stellati del calibro di Massimo Bottura, uno dei coordinatori del progetto. Il Refettorio, la cui apertura era stata preceduta dalle polemiche di alcuni residenti, aprirà in piazza Greco, nell'omonimo quartiere di Milano, in una ex zona industriale. Il progetto è stato ideato da Bottura e dal regista Davide Rampello ed è stato portato avanti dalla Caritas e dalla Diocesi di Milano per tradurre in concreto uno degli slogan dell'Expo 2015: garantire il cibo a tutti.

Chef stellati cucinano gli avanzi dell'Expo

Nei primi mesi di vita del Refettorio, in contemporanea all'Esposizione universale, proprio gli scarti – non gli avanzi – provenienti dall'Expo saranno interpretati da 40 chef, 20 italiani e 20 stranieri, che si alterneranno per sfamare ogni giorno circa 90 persone in difficoltà. Si tratta di alcuni tra i migliori cuochi del mondo – tra i nomi che circolano quelli di Moreno Cedroni, Mauro Uliassi, Davide Oldani, Andrea Berton, Rene Redzepi, Alain Ducasse e Mario Batali – che saranno coordinati dallo chef Bottura. Al termine della manifestazione poi il Refettorio, aperto a pranzo e a cena e gestito dai volontari della Caritas, rimarrà in eredità alla città di Milano e andrà a rafforzare la rete di assistenza alle persone più povere.

La particolarità del Refettorio, che sorge nell’ex teatro degli anni '30 annesso alla parrocchia San Martino, è l'arredo, affidato ad alcuni dei principali artisti italiani e internazionali sotto la guida del Politecnico di Milano. All'interno ci saranno opere di Enzo Cucchi, Carlo Benvenuto, Maurizio Nannucci e Mimmo Paladino. I tavoli della sala centrale sono invece realizzati dai più importanti designer italiani: Mario Bellini, Pierluigi Cerri, Aldo Cibic, Michele De Lucchi, Giulio Iacchetti, Piero Lissoni, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Franco Origoni, Gaetano Pesce, Italo Rota, Dwan Terry, Matteo Thun e Patricia Urquiola.

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