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Maxi piattaforma galleggiante in Darsena: slitta la delibera a Palazzo Marino

La maxi piattaforma galleggiante in Darsena rischia di creare una spaccatura a Palazzo Marino anche all’interno della stessa maggioranza. Slitta alla prossima settimana la delibera sulla concessione di tre anni a privati dello spazio da 168 metri quadri. Oltre alla contrarietà dell’opposizione da segnalare dubbi all’interno della maggioranza: dal rischio “luna park” a chi vuole tutelare la navigabilità delle acque.
A cura di Francesco Loiacono
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Inaugurazione della Nuova Darsena di Milano
La Darsena di Milano

La maxi piattaforma galleggiante in Darsena rischia di creare una spaccatura a Palazzo Marino anche all'interno della stessa maggioranza. È infatti slittata alla prossima settimana l'approvazione della delibera sul bando sperimentale che metterà a gara (per tre anni) una piattaforma galleggiante da 168 metri quadrati sulla quale organizzare eventi promozionali e commerciali (con esclusione della somministrazione di cibi e bevande).

Oltre all'opposizione dei tre Municipi interessati (1, 5 e 6, che però possono dare un parere solo consultivo e non vincolante) e alla contrarietà dell'opposizione (Forza Italia e Lega hanno chiesto invano all'assessore la Bilancio Roberto Tasca di ritirare il provvedimento), è da segnalare la posizione di alcuni consiglieri di maggioranza. Tra questi Elisabetta Strada della Lista Sala, che ha chiesto di tutelare la Darsena come porto di Milano nell'ottica della sua futura navigabilità e Carlo Monguzzi (Pd), che ha invece chiesto che la piattaforma non sia troppo invasiva per non trasformarsi in un "luna park".

La Darsena è il cuore della movida milanese

La discussione della delibera è quindi slittata alla prossima settimana, quando nell'aula di Palazzo Marino si affronteranno anche i numerosi emendamenti presentati dall'opposizione. La questione del bando sperimentale (in cambio della concessione chi vincerà dovrà organizzare eventi gratuiti con i cittadini) è un tema delicato soprattutto per quanto riguarda il difficile equilibrio della zona Navigli-Darsena, diventata centro della movida milanese e per questo finita anche nel mirino dei tanti residenti che non sono felici per i disagi che la vita notturna senza regole comporta: schiamazzi, risse, venditori abusivi e ragazzini ubriachi. La prossima settimana i consiglieri di Palazzo Marino saranno dunque chiamati a un compito per nulla facile.

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