24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Maroni propone il Pirellone come sede provvisoria dell’Ema: malumori nella Lega

Il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha proposto di cedere temporaneamente uno dei simboli di Milano, il Pirellone, all’Unione Europea, per ospitarvi la sede dell’agenzia del farmaco (Ema), che dopo la Brexit deve trasferirsi da Londra. La decisione favorirebbe la scelta di Milano come nuova casa dell’Ema, ma incontra le forti perplessità della Lega, proprio oggi impegnata a protestare contro l’Europa.
A cura di Francesco Loiacono
24 CONDIVISIONI
Immagine

Il governatore della Lombardia Roberto Maroni offre temporaneamente uno dei simboli di Milano, il Pirellone, all'Unione Europea. Lo rivela il quotidiano "La Repubblica". Palazzo Pirelli, attuale sede del Consiglio regionale, potrebbe infatti ospitare temporaneamente la sede dell'Agenzia europea del farmaco, l'Ema, che dopo la Brexit deve abbandonare Londra e trovare una nuova collocazione. Milano da tempo si sta spendendo, anche di concerto con il governo, per far sì che l'agenzia europea si trasferisca all'ombra della Madonnina. Finora però per ospitare l'Ema non erano state proposte sedi "chiavi in mano". Mentre la disponibilità di un palazzo già pronto e funzionale è proprio l'elemento che farebbe la differenza nella "battaglia" per aggiudicarsi l'agenzia, voluta anche da altre città europee.

Il motivo non è solo legato al prestigio. Come affermato dallo stesso Maroni, la presenza dell'Ema comporta anche un indotto notevole in termini di camere d'albergo prenotate: a Londra sono circa cinquemila attualmente. In termini pratici, se i gruppi consiliari non dovessero opporsi alla proposta di Maroni, i lavori del Consiglio dovrebbero spostarsi temporaneamente nel vicino Palazzo Lombardia (sed della giunta) già a partire da settembre. I costi dell'operazione sarebbero interamente a carico del governo. Resterebbero al Pirellone le riunioni del Consiglio, così come non verrebbero ceduti all'era il Belvedere all'ultimo piano e i primi due piani, dove si trovano le Commissioni consiliari.

La Lega contraria alla proposta

Finora, sembra che la proposta di Maroni abbia incassato il sostegno del Partito democratico, mentre non ci sono contrarietà da parte di Forza Italia e il Movimento Cinque stelle si riserverà a breve una decisione. Ma l'opposizione più grande Maroni ce l'ha in casa: è la Lega, che proprio oggi, mentre è in corso la tradizionale sessione europea, sta protestando contro "l'Europa delle banche" e sta chiedendo, tra le altre cose, di uscire dalla moneta unica: "Non voglio nascondere che nutro forti perplessità nel veder ceduto il simbolo della Lombardia all'economia e alla burocrazie europea", ha detto il capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo. Tra la Lega e Maroni si preannuncia dunque una possibile "guerra intestina".

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views