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Maroni e il prete accusato di abusi: “Non lo conoscevo”. Ma una foto sembra smentirlo

Una foto pubblicata dal quotidiano Repubblica sembra smentire il governatore della Lombardia, che sulla presenza al convegno sulla famiglia naturale di un prete accusato di abusi su minori aveva detto: “Non lo conoscevo, se l’avessi saputo l’avrei allontanato”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il convegno in difesa della famiglia naturale è passato da tre giorni, ma le polemiche intorno a un evento giudicato "omofobo" da comunità gay e molti politici di sinistra non si placano. A tener banco adesso sono le presenze "inopportune" nella platea del convegno. Il riferimento è a don Mauro Inzoli, un ex parroco accusato di abusi sui minori e allontanato dal sacerdozio con una lettera da Papa Francesco. Lunedì, quando si è diffusa la notizia della presenza dell'ex sacerdote in seconda fila, dietro all'ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni e all'attuale presidente Roberto Maroni, proprio il governatore in carica aveva detto: "Era un convegno aperto al pubblico, non conoscevo questa persona: l’unico rammarico è che il cerimoniale non mi abbia informato altrimenti quella persona sarebbe stata allontanata perché non era opportuno che stesse lì”. Adesso il quotidiano Repubblica è tornato su questa affermazione di Maroni, mettendola fortemente in dubbio. Repubblica mostra infatti una foto di un convegno tenutosi nel 2004 a Crema: tra i relatori, seduti a due posti di distanza, ci sono proprio Maroni e don Inzoli.

Maroni e don Inzoli seduti vicini a un convegno nel 2004

"Difficile, per un politico lombardo di spicco (e del centrodestra) non sapere chi fosse" don Inzoli, scrive Repubblica. E non solo perché, in quell'occasione nel 2004, l'ex sacerdote era il padrone di casa. Era lui, difatti, a presiedere l'associazione Fraternità onlus, il cui logo compare dietro i relatori. Don Inzoli, infatti, era anche un sacerdote di riferimento di Comunione e liberazione in Lombardia, nonché vicepresidente della Compagnia delle opere. Due movimenti che chiunque faccia politica in Lombardia di certo non può ignorare. Adesso si aspetta di capire quale sarà la replica di Maroni, che lunedì, pur smarcandosi dalle responsabilità sulla presenza del prete accusato di abusi al convegno, ne aveva comunque difeso l'organizzazione, senza mostrare ripensamenti.

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