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Mario e Yuri finalmente sposi: bloccati per 40 giorni dal software del Comune di Milano

Mario e Yuri sono una coppia omosessuale sposatasi a New York nel 2011. Dopo cinque anni hanno deciso di trascrivere le loro nozze a Milano, come unione civile. Ma un assurdo bug nel sistema informatico del Comune ha reso necessaria un’ulteriore, estenuante attesa di 5 settimane: “Nel sistema si potevano mettere solo i dati di un uomo e di una donna”.
A cura di Francesco Loiacono
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Mario e Yuri possono considerarsi finalmente una coppia anche di fronte alla legge. Ma per ottenere questo riconoscimento hanno dovuto attendere 40 giorni, trascorsi in estenuanti andirivieni e telefonate con gli uffici di via Larga, a Milano. Il motivo? Un software non aggiornato. Sembra incredibile, eppure a ostacolare il loro sogno di considerarsi uniti a tutti gli effetti è stato, a quanto pare, un dettaglio nei campi da compilare all'interno del programma utilizzato da Palazzo Marino per trascrivere i matrimoni omosessuali contratti all'estero.

Quello tra Mario Corradi, regista teatrale, e il suo compagno Yuri è stato celebrato a New York il 20 ottobre del 2011. Sono trascorsi cinque anni dal fatidico "sì" prima che anche in Italia, grazie alla legge Cirinnà, i due potessero ufficializzare il loro rapporto. Ma cinque anni di attesa, evidentemente, non bastavano: ad agosto Mario si è infatti recato negli uffici del Comune di Milano per trascrivere la sua unione con Yuri. Il modulo cartaceo era estremamente chiaro e semplice, "quasi troppo bello per essere vero", spiega Mario. E difatti l'intoppo burocratico, sotto forma di una sorta di bug informatico, era dietro l'angolo: il sistema (appaltato dal Comune a una società esterna) non contemplava la possibilità che a sposarsi potessero essere due uomini.

"Nel sistema informatico si potevano mettere solo i dati di uomo e donna"

"I moduli cartacei erano molto chiari e sembravano un piccolo capolavoro di semplificazione – spiega Mario a Fanpage.it -. Ma il processo di trascrizione non è mai iniziato per un motivo molto semplice: nel sistema informatico del Comune di Milano si potevano mettere solo i dati di un uomo e di una donna". Questo, almeno, quello che i funzionari dell'ufficio di stato civile di via Larga gli hanno detto. Per modificare il software sono stati necessari circa 40 giorni. La domanda, presentata l'11 agosto, è stata trascritta nel computer il 15 settembre. Ma solo questa mattina, 21 settembre, Mario ha telefonato in via Larga ricevendo finalmente la lieta notizia: "Siamo stati nel limbo 5 settimane, e tutto questo per inserire la possibilità che fossero due uomini a sposarsi. Se in questo periodo fosse successo qualcosa, io per Yuri non sarei stato nessuno agli occhi della legge".

Mario: "Siamo stati nel limbo 5 settimane"

Alla fine la caparbietà della coppia ha vinto sulla burocrazia. Altre coppie omosessuali, secondo quanto riferisce il regista, hanno preferito far finta di non essersi sposate all'estero per seguire direttamente la via delle unioni civili. Loro no: la loro battaglia ha in qualche modo spianato la strada per le altre coppie dello stesso sesso che si sono sposate all'estero e vorranno trascrivere il loro matrimonio. Per Mario è una piccola soddisfazione. Quella più grande è che l'ufficialità dell'unione col suo compagno sia arrivata il giorno prima di una data particolare: "Almeno è un bel regalo per Yuri, visto che domani è il suo compleanno". Da festeggiare "uniti" come non lo erano mai stati prima.

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