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Marco, ragazzo autistico escluso dalle scuole lombarde. L’assessore: “Chiarirò il caso”

Marco, 15enne autistico e sordo dalla nascita, è stato rifiutato da due istituti professionali regionali vicino Milano ai quali i genitori lo volevano iscrivere. Il caso imbarazza la Regione, che è intervenuta con l’assessore all’Istruzione Aprea: “Invito i genitori a contattarmi, sono certa di poter dare maggior sostegno alla famiglia”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il "caso" è esploso lo scorso sabato, dopo una lettera pubblicata sul Corriere della sera. Al centro di una vicenda che imbarazza la Regione Lombardia c'è Marco, un ragazzo 15enne autistico e sordo dalla nascita che è stato rifiutato da due istituti professionali regionali ai quali voleva iscriversi per coltivare la sua passione per le auto e la meccanica.

I genitori hanno dovuto iscrivere Marco a una scuola statale

Come hanno raccontato i suoi genitori al Corriere, Marco "non ha deficit cognitivi ed è autonomo, ha coscienza del pericolo e rispetto delle regole". Eppure, nonostante ciò, sia l'Accademia Martesana di Gorgonzola (vicino Milano) sia l'istituto Piamarta (in via Pusiano, a Milano), due scuole professionali regionali, si sono rifiutate di farlo iscrivere. La prima tramite sms e senza spiegazioni, dopo un colloquio con tutti gli studenti disabili ammessi in fase di pre-iscrizione. La seconda comunicando di non avere posto. E così, di fronte ai due rifiuti, i genitori di Marco hanno deciso di iscriverlo a un istituto professionale statale, l'Ipsia Settembrini. Dove però Marco potrà usufruire di un minor numero di ore di sostegno (18 alla settimana contro le 27 delle scuole regionali) e soprattutto dovrà affrontare un corso lungo 5 anni, e con esame di Stato finale, prima di ottenere un diploma che possa certificarne le competenze e aiutarlo magari in futuro a trovare un lavoro.

L'assessore Aprea: "Chiarirò l'accaduto"

Sul "caso" di Marco, però, adesso è intervenuta in prima persona l'assessore regionale all'Istruzione Valentina Aprea. L'assessore ha invitato i genitori del ragazzo a contattarla per "approfondire l'accaduto", dicendosi certa di poter chiarire il caso. Aprea ha poi sottolineato gli sforzi della Regione per sostenere l'istruzione professionale per quattromila studenti disabili, che si concretizzano in uno stanziamento di 14 milioni di euro che è stato mantenuto costante negli anni: "Sono convinta di poter dare maggiore sostegno alla loro famiglia", ha assicurato l'assessore.

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