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Maltempo in Lombardia: il vento e il gelo bruciano frutta e ortaggi nei campi

Vigneti in ginocchio, frutta e ortaggi bruciati, serre scoperchiate. L’improvvisa ondata di maltempo che ha colpito la Lombardia ha avuto pesanti ripercussioni sull’agricoltura. Lo denuncia la Coldiretti.
A cura di F.L.
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Vigneti in ginocchio, frutta e ortaggi bruciati, serre scoperchiate. L'improvvisa ondata di maltempo che in Lombardia ha portato a un brusco abbassamento delle temperature, unito al forte vento, ha avuto pesanti ripercussioni sull'agricoltura. Lo denuncia la Coldiretti, che ha effettuato un primo monitoraggio dei danni provocati da gelate, grandinate e raffiche di vento in tutta la regione. In Valtellina le ghiacciate notturne delle ultime due notti hanno messo in ginocchio i vigneti Doc e Igt. Colpiti i comuni di Albosaggia, Piateda, Berbenno, Castione, Ardenno, Chiuro, Villa di Tirano, Bianzone: "La produzione di quest’anno è persa – ha affermato Michele Rigamonti, produttore di Nebbiolo di Castione (Sondrio) – Il gelo è arrivato in un periodo già complicato dalla siccità e questo ha peggiorato le cose: le gemme, in fase di sviluppo avanzato, sono state annullate dal freddo. Solitamente ho una produzione annuale di uva intorno ai 40 quintali, ma in queste condizioni sarà un successo se riuscirò a produrne un quintale. Speriamo di non avere ripercussioni anche sul prossimo anno”. Danni in misura minore anche nei meleti, dove il gelo ha colpito a macchia di leopardo annerendo alcuni frutti.

Problemi per i vigneti anche in provincia di Bergamo e Brescia

Problemi anche per i vigneti in provincia di Bergamo e Brescia. Nella Bergamasca molti germogli sono andati persi soprattutto nel fondo valle, nella piana di Chiuduno, Grumello del Monte e Castelli Calepio. Una situazione che avrà ripercussioni sulla produzione: "Il freddo improvviso nel giro di poche ore ha distrutto le foglie giovani e ha annerito le foglie più vecchie delle viti di Franconia e Marzemino –ha detto Simone Locatelli, viticoltore di Chiuduno (Bg) -. Sono state colpite soprattutto le viti della zona pedecollinare mentre quelle situate in collina si sono salvate. Se nei prossimi giorni le temperature si manterranno su livelli accettabili, forse almeno le foglie vecchie riusciranno a ripartire. Se ci saranno altre gelate purtroppo sarà un grosso problema”. Situazione analoga nel Bresciano, nella Franciacorta a sud del Monte Orfano. Nell’area del Garda si segnalano problemi a macchia di leopardo.

A Milano e Lodi preoccupazione per il mais, in Brianza serre scoperchiate

Tra Milano e Lodi c’è invece preoccupazione per quanto riguarda le piantine di mais.: "Il freddo ha colpito in modo non omogeneo – spiega Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza e produttore di mais a Cassano d’Adda (Milano) – Nello stesso campo si notano piantine più sofferenti, altre meno. Per avere un’idea più precisa sui danni dovremo aspettare i prossimi giorni”. “Dopo la grandinata di Pasqua, il gelo delle ultime notti ha completato l’opera – spiega Stefano Ciserani della cascina Campospino di Somaglia –. I chicchi di grandine hanno distrutto i campi che utilizziamo per produrre il foraggio per le nostre mucche e hanno colpito le piantine di mais appena nate, su cui poi si è abbattuto il freddo”. In Brianza, invece, nella zona del Vimercatese ci sono state perdite sul fronte degli ortaggi: zucchine, fagioli, fagiolini e la patata bianca di Oreno. “La mia fortuna è stata quella di aver piantato tardi le patate – racconta Giuliano Fumagalli, titolare dell’azienda agricola Agrifoppa di Oreno di Vimercate – Nonostante questo, ho avuto comunque danni sul 25-30 per cento del prodotto”. "Questo freddo è una bastonata per chi fa ortaggi – rincara Pina Alagia, produttrice di Besana Brianza – Oltre alle verdure bruciate, anche la frutta ne risente: le fragole erano in fiore ma le temperature sotto zero che stiamo registrando hanno bloccato la maturazione. Vedremo se si riprenderanno. Come se non bastasse si è aggiunto anche il vento, che a me ha divelto i teli della pacciamatura delle fragole mentre ad altri agricoltori della zona ha scoperchiato alcune serre".

Nel Pavese danni alla produzione di frutta

In provincia di Pavia le gelate hanno colpito duramente in Val di Nizza e Valle Staffora, dove si concentra la produzione di frutta: "Non si è salvato praticamente niente – spiega Davide Zanlungo, che coltiva sette ettari di frutta a Varzi (Pv) – Pesche, pere, mele e fragole sono andate. Il gelo ha "bruciato" anche le ciliegie e le albicocche, che erano già molto avanti". Oltre alla frutta, danneggiati anche i vigneti con danni fino all’80%. I comuni più colpiti sono: Montecalvo Versiggia, Montalto Pavese, Borgoratto Mormorolo, Mornico Losana, Borgo Priolo e Canevino, oltre che dalla Valle Scuropasso. Tra Como e Lecco nella zona dell’alto lago, oltre al freddo si registrano disagi per il vento con serre scoperchiate, tetti divelti epiante abbattute in diversi vivai del territorio. “La forza delle raffiche ha sradicato le piante che avevamo appena rizzollato – spiega Gabriele Martignoni, florovivaista di Colico (Lecco) – In più per il gelo abbiamo dovuto riaccendere il riscaldamento notturno nelle serre”.

Preoccupano i repentini cambiamenti climatici

Nel Mantovano dopo la grandinata di Pasqua, che aveva provocato danni alla totalità delle coltivazioni di pere, pomodori e uva per il Lambrusco, ora è scattato l’allarme gelate. Il brusco calo delle temperature ha danneggiato soprattutto le coltivazioni di pere del Basso Mantovano  e i vigneti in tutta la provincia: il caldo anomalo della scorsa settimana aveva, infatti, favorito il rapido sviluppo della vegetazione e la comparsa dei primi frutti, ora colpiti dal freddo. Ed è proprio il repentino capovolgersi del tempo a preoccupare la Coldiretti: i cambiamenti climatici in atto, che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, hanno provocato 14 miliardi di euro all'agricoltura nazionale.

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