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Lutto nella nautica, è morto Carlo Riva: i suoi motoscafi tra i più belli al mondo

È morto questa mattina, nella sua casa di Sarnico (Bergamo), l’ingegner Carlo Riva, patron dell’omonima azienda nautica che ha costruito e continua tuttora a produrre alcuni dei motoscafi più belli al mondo. Carlo Riva, alla guida dell’azienda di famiglia dagli anni Cinquanta fino al 1971, aveva 95 anni.
A cura di Francesco Loiacono
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Carlo Riva, primo a destra nella foto, alla guida di uno dei suoi motoscafi (Getty images)
Carlo Riva, primo a destra nella foto, alla guida di uno dei suoi motoscafi (Getty images)

Lutto nel mondo della nautica. È morto questa mattina, nella sua casa di Sarnico (Bergamo), l'ingegner Carlo Riva, patron dell'omonima azienda nautica che ha costruito e continua tuttora a produrre alcuni dei motoscafi più belli al mondo. L'ingegnere Carlo Riva, che aveva preso le redini dell'azienda di famiglia dagli anni Cinquanta fino al 1971, è deceduto all'età di 95 anni. Il suo nome è legato soprattutto ai motoscafi della serie Aquarama, la linea forse più famosa dei natanti prodotti da Riva. I motoscafi in legno, prodotti dal 1962 fino al 1996, sono diventati una vera e propria icona dello stile e del "made in Italy".

La notizia della morte di Riva ha suscitato reazioni in tutto l'ambiente della nautica: "Ci ha lasciato Carlo Riva, il più grande di tutti. Il mondo perde un geniale creatore di barche, un maestro di stile, un gigante della storia industriale e imprenditoriale della nostra Italia", ha detto Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, che dal 2000 ha acquisito il controllo dei cantieri Riva. Galassi ha poi proseguito: "Io, personalmente, perdo un maestro, un esempio di genialità, d'impegno e di amore per il lavoro. L'ingegnere ha insegnato a tutti noi cosa significano visione, creatività e passione. La sua inesauribile energia innovativa ne fa l'indiscusso Maestro della nautica del XX secolo, un uomo le cui straordinarie creazioni appartengono già alla storia. Le barche di Carlo Riva – ha concluso Galassi – saranno per sempre le più belle del mondo, fonte d'ispirazione per tutti noi che sentiamo, forte, la responsabilità di custodire e portare nel futuro il più importante marchio della nautica mondiale".

Lutto cittadino nel giorno dei funerali

La scomparsa di Carlo Riva è stata accolta con grande dolore anche dal comune di Sarnico, paese sul lago d'Iseo dove l'ingegnere viveva e dove si trova uno dei cantieri dell'azienda. Il sindaco del paese, Giorgio Bertazzoli, ha annunciato che il giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino "per onorare la memoria di colui che ha reso grande Sarnico nel mondo": "Un grande uomo ci ha purtroppo oggi lasciati: buon viaggio, caro ingegner Carlo Riva – ha detto il sindaco -. Condoglianze di cuore alla famiglia da parte dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza".

La storia dei Cantieri Riva

Il marchio Riva è stato fondato nel 1842 a Sarnico, sul Lago d'Iseo, dal capostipite Pietro Riva, all'epoca giovane maestro d'ascia. L'attività del cantiere è stata proseguita dal figlio di Pietro, Ernesto, che introdusse il motore a scoppio nelle imbarcazioni. Col nipote Serafino, figlio di Ernesto, iniziò la produzione di barche da diporto. Nel 1922 nasce Carlo Riva, figlio di Serafino. Gli anni del secondo Dopoguerra, quelli del boom economico, sono anche gli anni in cui lo stile degli yacht Riva si impone all'attenzione dell'Italia e del mondo. Dalla sua "plancia", il suo ufficio nel cantiere di Sarnico (al quale dal 2004 si è affiancato quello de La Spezia), Riva lancia i fortunati motoscafi Aquarama, che divengono una sorta di marchio nel marchio. Il brand Riva passa di mano nel 1969, finendo alla statunitense Whittaker. Resterà in mani straniere, con alterne vicende, fino al 2000, quando viene rilevato dal gruppo Ferretti.

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