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Lumezzane, 76enne uccide a coltellate la moglie malata e poi tenta il suicidio

Un 76enne di Lumezzane, in provincia di Brescia, ha ucciso l’anziana moglie a coltellate e poi ha tentato il suicidio ingerendo dei farmaci. La tragedia mercoledì mattina: ad avvisare i soccorsi il figlio della coppia, al quale il padre ha telefonato prima di tentare di suicidarsi. L’uomo è ricoverato in ospedale.
A cura di Francesco Loiacono
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Tragedia familiare a Lumezzane, in provincia di Brescia. Un uomo di 76 anni, Bruno Caprioli, ha ucciso a coltellate la moglie, Natalina Baldini, e poi ha tentato di togliersi la vita ingerendo alcuni farmaci. Alla base della tragedia potrebbe esserci la malattia che da tempo affliggeva la donna, che aveva 70 anni. Dopo averla accoltellata è stato proprio lo stesso anziano a telefonare al figlio, dicendo: "Ho ucciso la mamma". Poi ha tentato di suicidarsi con un mix di farmaci.

Lumezzane, 76enne uccide a coltellate la moglie malata e poi tenta il suicidio

La tragedia è avvenuta mercoledì mattina. Il figlio della coppia ha avvertito subito i soccorsi. Quando sono arrivati la donna era già morta, mentre il 76enne è stato trasportato in condizioni critiche in ospedale. Adesso l'uomo si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva degli Spedali di Brescia. Le sue condizioni sono in fase di valutazione da parte dei medici.

La tragedia di Lumezzane arriva poche ore dopo quanto avvenuto a Lonato del Garda, sempre nel Bresciano, dove un 41enne ha ucciso la giovane fidanzata di 18 anni, prima soffocandola e poi accoltellandola, e poi si è tolto la vita impiccandosi: alla base del gesto, come testimoniato da una lettera che l'uomo ha lasciato vicino al luogo della tragedia, il fatto che la ragazza avesse troncato la loro relazione.

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