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Lo street food invade Milano: in arrivo bando per 50 “baracchini”

Dopo la sperimentazione nell’anno di Expo il Comune di Milano ha deciso di incentivare lo sviluppo dello street food, il cibo da strada divenuto ormai una vera e propria tendenza a Milano. In arrivo un bando per 50 autorizzazioni triennali per altrettanti rivenditori, che dovranno proporre le loro specialità su mezzi (a tre o quattro ruote) elettrici o a pedali.
A cura di Francesco Loiacono
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Da anni ormai a Milano è una tendenza consolidata. Parliamo dello street food, il cibo da strada. Che, se nelle altre parti della Penisola è parte integrante della cultura gastronomica e quasi passa "inosservato", a Milano, complice l'aria "modaiola" che si respira nel capoluogo lombardo e soprattutto l'Expo, ha avuto una vera e propria impennata. In giro per la città sono tanti i camioncini e i mezzi, comunemente detti "baracchini", che vendono le diverse specialità tipiche regionali italiane e anche degli altri Paesi del mondo: arancini siciliani, pizza, panzerotti, polpette, gelati artigianali ma anche l'okonomiyaki, specialità giapponese.

Street food, bando per 50 nuovi rivenditori

Adesso, dopo la sperimentazione nell'anno di Expo2015, il Comune di Milano ha deciso di incentivare lo sviluppo del cibo da strada, che è soprattutto un modo per incentivare nuove opportunità commerciali e occupazionali per i giovani, oltre che per diffondere la cultura gastronomica. La giunta di Palazzo Marino ha approvato un provvedimento che prevede che siano messe a bando 50 autorizzazioni della durata di tre anni per l’esercizio dell’attività di street food all’interno della zona 1, dunque del centro della città.

Requisiti: mezzi eco-friendly

Requisiti principali per chi partecipa al bando è che tutti i mezzi utilizzati (tricicli o quadricicli) abbiano un’univoca veste grafica riconducibile all’assegnatario  e una dimensione massima di 3,60 m di lunghezza per 1,70 m di larghezza. Inoltre, tutti i "baracchini" dovranno essere eco-friendly, con trazione a pedali o assistita e a motore elettrico. Le uniche zone del centro cittadino che rimarranno escluse sono l’asse commerciale tra piazza San Babila e il Castello Sforzesco, piazza Santa Maria delle Grazie e l'area intorno allo stadio di San Siro.

Gli operatori dello street food potranno proporre, oltre alle specialità alimentari provenienti da tutto il mondo, anche i prodotti a marchio Dop, Igp, Stg e Pat tipici della tradizione e della cultura gastronomica italiana e lombarda. Tante le agevolazioni previste: trattandosi di commercio in forma itinerante non è infatti previsto per gli operatori il pagamento di alcun canone di occupazione di suolo pubblico, né servirà alcuna autorizzazione all'occupazione suolo pubblico a servizio dell’attività. Adesso, prima che il bando venga stilato, le modifiche approvate in giunta passeranno all'esame del Consiglio comunale.

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