Lingotti d’oro nascosti nel doppio fondo dell’auto: due arresti per riciclaggio
Due persone sono state arrestate a Milano dalla guardia di finanza con l'accusa di riciclaggio. I due sono stati fermati in flagrante mentre scambiavano un pacco contenente sette chili di oro con 270mila euro in contanti. A condurre le indagini è stato il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Como, coordinato dal sostituto procuratore della Repubblica di Como, Mariano Fadda.
I due arrestati, un 62enne e un 58enne entrambi italiani, erano a capo di un sodalizio criminale radicato nella provincia di Como che riciclava l'oro di provenienza illecita in Svizzera. Il metallo prezioso veniva generalmente occultato in doppi fondi sapientemente ricavati nelle intercapedini delle automobili dirette in Svizzera, ad esempio dietro le bocchette dell'aria. In Svizzera poi l'oro veniva raffinato e rientrava di contrabbando in Italia per alimentare il mercato nero.
L'oro trattato dai due arrestati, che avevano creato una società con sedi a Milano e Marcianise (Caserta), proveniva verosimilmente dalle attività di raccolta di monili e oggetti preziosi dei "compro oro". Quello sequestrato durante l'arresto era arrivato a Milano dalla Campania, trasportato da una società di portavalori che, secondo la documentazione commerciale di accompagnamento, era convinta di trasportare semplice bigiotteria. Uno degli arrestati, il 58enne M.B. è originario di Lanzo di Intelvi e domiciliato in Svizzera. L'altro, il 62enne F.M., è residente a Colverde nel Comasco.