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La passerella di Christo verso la riapertura notturna. Esposto del Codacons sui costi

Il prefetto di Brescia sta valutando la riapertura notturna della passerella galleggiante sul lago d’Iseo dell’artista Christo, anche ieri presa d’assalto dai visitatori. Intanto il Codacons ha preparato un esposto sui costi legati al costante caos di queste prime settimane: “Potrebbero rappresentare uno spreco di risorse pubbliche”.
A cura di F.L.
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Mentre, come ci si aspettava, anche il penultimo weekend di apertura della passerella galleggiante sul lago d'Iseo ha visto un'affluenza record (ieri mattina erano diecimila in coda fin dall'alba), dalla prefettura arrivano indiscrezioni su una possibile riapertura notturna dell'installazione dell'artista Christo. I "The floating piers" sono infatti stati chiusi ogni notte dalla mezzanotte alle sei a causa dell'usura dovuta a un numero di visitatori maggiore rispetto alle attese: i pontili galleggianti sarebbero dovuti rimanere aperti tutte le notti, anche se con una capienza minore rispetto al giorno.

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Adesso, è forse il timore di code ancora maggiori ad avere spinto il prefetto di Brescia Valerio Valenti a ipotizzare una riapertura notturna: "Non escludo che da lunedì o martedì si possa tornare a riaprire la passerella anche di notte per poterla rendere godibile e fruibile anche con la luna", ha detto a Radio24. Il prefetto ha poi comunque ritenuto opportuna la chiusura notturna di questi giorni e ha detto che, come già anticipato, è praticamente impossibile che l'artista di origini bulgare Christo decida di prorogare l'installazione oltre il 3 luglio, data in cui verrà smantellata.

L'esposto del Codacons

Intanto, i costi extra legati al costante caos di queste prime settimane sono finiti nel mirino del Codacons: lunedì l'associazione dei consumatori presenterà un esposto alla Corte dei conti della Lombardia per chiarire quali siano stati i costi per la collettività legati alla gestione delle emergenze: "Dalle ambulanze ai soccorsi, dalle evacuazioni al blocco dei treni, passando per la gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico, la passerella ha determinato spese a carico degli enti e delle istituzioni locali, costi che gravano interamente sulla collettività, e che potrebbero rappresentare uno spreco di risorse pubbliche".

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