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La Lombardia soffoca per lo smog: ieri il giorno più inquinato degli ultimi 5 anni

Ieri, 30 gennaio, le centraline dell’Arpa sparse in Lombardia hanno rilevato concentrazioni altissime di polveri sottili in gran parte dei capoluoghi di provincia. È stato il giorno peggiore a livello di inquinamento atmosferico dal 2012. A Milano si confida nella pioggia in arrivo per “pulire” l’aria, ma la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto afferma: “Il problema è ormai strutturale, la salute dei cittadini non può attendere oltre”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il 30 gennaio del 2017 rischia di passare alla storia come il giorno più inquinato dal 2012. Lo certifica anche Legambiente Lombardia, che ha diffuso una nota con le rilevazioni di polveri sottili effettuate dalle centraline Arpa disseminate in tutta la regione. Ieri si sono raggiunti picchi altissimi di Pm10, pari a ben oltre il triplo del limite di legge, in gran parte delle città capoluogo. Il record lo ha raggiunto Monza con 178 microgrammi per metro cubo (la soglia fissata dall'Unione europea è di 50 microgrammi per metro cubo), seguita da Brescia con 173 e Bergamo e Mantova con 172.

A Milano si spera nella pioggia in arrivo

A Milano invece, dove la pioggia intensa manca ormai da mesi, la media giornaliera si è attestata sui 161 microgrammi per metro cubo (con un picco di 169), contro i 137 dell’anno scorso. Nel capoluogo lombardo si è ormai arrivati a 13 giorni consecutivi oltre i limiti di Pm1o imposti dall'Unione europea. I giorni di sforamento consentiti prima che scattino sanzioni sono 35 all'anno. Sarà difficile, per non dire impossibile rispettare il limite, dal momento che dopo appena un mese del 2017 si è già arrivati a 20 giorni di superamento dei valori fissati come soglia.

Per le autorità cittadine e tutti i residenti la speranza è il meteo: da domani sera e per i successivi giorni dovrebbe tornare a piovere in maniera sensibile, e le precipitazioni dovrebbero aiutare a pulire l'aria dalle polveri sottili. Sarà in ogni caso una soluzione temporanea a un problema invece strutturale da decenni, come ha affermato la presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, commentando gli ulti dati sullo smog: "Sono dati estremamente preoccupanti. Non si salva nessuna provincia e la situazione non migliorerà nei prossimi giorni con le flebili piogge attese. Si tratta della dimostrazione che il problema è ormai strutturale e che è urgente non solo applicare le misure previste dal Tavolo Aria, ma tornare a riunirsi per definire provvedimenti che scongiurino un altro inverno avvolto nelle polveri. Regione Lombardia ha già perso troppo tempo attendendo che i Comuni recepissero su base volontaria le linee d’intervento. Gli strumenti per la lotta all’inquinamento, seppur parziali e migliorabili, ci sono e vanno utilizzati, la salute dei cittadini non può attendere oltre".

Gli effetti dello smog sulla salute

Oltre a una questione di sanzioni e di provvedimenti che scattano in presenza di un'elevata concentrazione di polveri sottili nell'aria (come il blocco dei veicoli più inquinanti già in vigore a Milano e in altre città), lo smog ha effetti diretti – e dirompenti – sulla salute dei cittadini. Gli studi sulle conseguenze dell'inquinamento atmosferico in termini di riduzione di speranza di vita e aumento di determinate patologie non mancano. Nella sua nota Legambiente ricorda lo studio condotto nel 2012 dall’Università degli studi di Milano, secondo il quale ogni aumento di 10 microgrammi di Pm10 determina una crescita della mortalità dello 0,25 per cento in Italia e dello 0,30 per cento in Lombardia. Ma sono in crescita anche i ricoveri ospedalieri, con la conseguenza che aumentano i costi a carico del Sistema sanitario nazionale, finanziato anche dalle tasse dei cittadini. Una spirale viziosa dalla quale è bene liberarsi al più presto.

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