La fanno ubriacare a una festa, 15enne violentata dal ragazzo e dal migliore amico
Le offrono da bere, la fanno ubriacare e poi la violentano. I responsabili dello stupro sono il suo fidanzato e il migliore amico di lui, entrambi 16enni di Bergamo. La vittima è una ragazza di 15 anni di Treviso. Dopo tre anni dai fatti, estate 2014, la ragazza, oggi 19enne impegnata nel volontariato, ha invitato le sue coetanee a parlare e a denunciare episodi simili di violenza: "Chiunque abbia avuto una disavventura come la mia non deve avere paura di ribellarsi e di alzare la voce di fronte alle ingiustizie perché il silenzio rafforza le violenze e uccide la dignità". Dopo quattro udienze al tribunale dei Minori di Brescia in cui gli imputati hanno sempre respinto le accuse di violenza sessuale su minore, ieri il loro il loro avvocato ha chiesto la messa alla prova. Significa di fatto riconoscere la colpevolezza, ma nello stesso tempo chiedere la sospensione del procedimento e iniziare un percorso riabilitativo svolgendo lavori di volontariato e di pubblica utilità. Il giudice ha rinviato l'udienza a settembre.
Tutto inizia nell'estate 2013. La ragazza va in vacanza in val Pusteria con i genitori. Là conosce un ragazzo di cui si innamora e comincia con lui una relazione a distanza. L'estate seguente il 16enne la invita a una festa a Bergamo, la fa ubriacare e poi insieme al suo migliore amico la violenta. Lei ricorda la scena solo qualche giorno dopo i fatti e, tornata a Treviso, non racconta nulla di quella sera fino a quando non si confida con una collega del centro di volontariato dove lavora. Cominciano le indagini e i due ragazzi finiscono a processo. A settembre i giudici decideranno il loro destino.