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L’ultima bugia di Francesca Persi per difendere i soldi di Corona: “Non ho niente in casa”

Ai poliziotti che si sono presentati a casa sua, in cerca dei soldi in nero nascosti da Fabrizio Corona, la sua collaboratrice Francesca Persi ha detto un’ultima bugia: “Non ho niente in casa”. Lo ha detto via telefono: nel suo appartamento c’era una ex collaboratrice di Corona, che ha raccontato i dettagli della perquisizione fondamentale per far tornare l’ex re dei paparazzi in carcere, dove adesso è sorvegliato a vista.
A cura di Francesco Loiacono
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"Fate quello che volete, ve lo giuro: non ho niente in casa". Queste le parole che Francesca Persi, tuttofare e prestanome di Fabrizio Corona, avrebbe detto alla polizia, presentatasi alla porta di casa sua. Un'ultima bugia che non ha impedito ai sei poliziotti di scovare, in un controsoffitto della sua abitazione, oltre un milione e settecentomila euro, suddivisi in "panetti" sigillati e contrassegnati. Quei soldi, – compensi in nero o frutto di altri traffici di Corona, lo stabilirà l'inchiesta aperta dalla Dda di Milano -, hanno spalancato nuovamente le porte del carcere per l'ex fotografo dei vip. Arrestato, così come la sua collaboratrice Persi, con l'accusa di intestazione fittizia di beni.

In casa della Persi c'era un'ex collaboratrice di Corona

A raccontare nel dettaglio la perquisizione dei poliziotti che ha portato alla scoperta del denaro è stata una ex collaboratrice di Corona, intervistata da un giornalista del programma tv "Le Iene". In onda è stato trasmesso anche un filmato inedito che mostra il controsoffitto nel quale erano nascosti i soldi. Al momento della perquisizione, nell'abitazione della Persi si trovava proprio l'ex collaboratrice di Corona: a lei la proprietaria di casa aveva chiesto un ultimo favore, restare in casa durante una sua breve assenza. Forse per timore che qualcuno, non solo la polizia, potesse introdursi nell'appartamento. Già all'inizio di settembre infatti, come rivelato dalle intercettazioni contenute nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Paolo Guidi, la Persi aveva raccontato a Corona di numerosi tentativi di furto all'interno dell'appartamento. E l'ex fotografo si era mostrato molto nervoso, chiedendole se i ladri avessero rotto i muri per prendere un "qualcosa" di non meglio precisato.

Domani il primo interrogatorio per Corona, sorvegliato in carcere

I muri, alla fine, li hanno rotti i poliziotti, in pratica guidati dallo stesso Corona verso il "tesoro" nascosto. Una somma – pari al doppio di quanto dichiarato da Corona in nove anni -, a cui potrebbero aggiungersi altri soldi, che sarebbero nascosti in una banca austriaca: tra uno e un milione e mezzo di euro. In attesa dello sviluppo dell'inchiesta, che si potrà arricchire con le testimonianze di altri imprenditori che hanno pagato "in nero" Corona per "ospitate" in discoteche e locali, l'ex re dei paparazzi è in una cella del carcere di San Vittore: solo e guardato a vista 24 ore su 24, per pericolo che possa compiere qualche gesto inconsulto. Domani mattina è previsto il primo interrogatorio.

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