L’Inps la crede morta e le toglie la pensione: l’odissea della 77enne Giulia
L'Inps la crede morta a causa di una crocetta barrata per errore da qualche impiegato poco attento. E così per un'anziana di 77 anni di Sulzano, in provincia di Brescia, da mesi è iniziata una vera e propria odissea per vedersi riconosciuto quella che è una sacrosanta realtà: il fatto di essere viva. L'episodio, riportato dal quotidiano Il Giorno, potrebbe sembrare quasi una bufala se non vivessimo in un Paese dove purtroppo la burocrazia è spesso cieca e tremendamente macchinosa. Tutto è iniziato a febbraio: il figlio di Giulia Gricini, una 77enne da anni su una sedia a rotelle, si è visto chiedere un risarcimento di oltre duemila euro dall'Inps: sarebbero sei mesi di pensione che secondo l'istituto previdenziale sarebbero stati erogati indebitamente alla madre. Il motivo? Per l'Inps Giulia Gricini è deceduta.
Tutto è nato da una raccomandata tornata al mittente
Il fraintendimento è sorto a causa di una raccomandata spedita dall'Inps a settembre e tornata indietro al mittente. Qualcuno, non si sa bene chi, ha barrato sulle cause della mancata consegna delle missiva la casella "deceduta". Nessuno ha pensato di fare ulteriori controlli, e Giulia Gricini è stata così dichiarata morta dall'Inps. Non dagli altri enti, però: come affermato dal figlio, nessuno gli ha tolto l'indennità di accompagnamento per la madre. Per fortuna: perché l'uomo, il 47enne Mirko, è disoccupato e fatica terribilmente ad arrivare a fine mese, tra affitto e spese necessarie a vivere assieme all'anziana madre.
La pensione non è ancora arrivata
All'Inps, come affermano mamma e figlio, per fortuna sono stati gentili: un'impiegata ha trovato la raccomandata all'origine del fraintendimento e, lo scorso 11 marzo, finalmente Giulia Gricini ha potuto testimoniare di essere ancora viva. La pensione, però, fatica ancora ad arrivare: colpa di un ufficio che ha chiesto un ulteriore modulo per assicurarsi che Giulia fosse ancora in vita. Il modulo è stato consegnato: chissà se adesso, finalmente, Giulia potrà tornare a ricevere quanto le spetta.
