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Como, parroco a fine messa: “L’ideologia gay è più pericolosa dell’Isis”

Don Angelo Perego, parroco di Arosio, in provincia di Como, al termine della messa nel presentare ai fedeli un incontro sull’identità di genere ha fatto loro un ardito paragone tra terrorismo islamico e ideologia gender. Un omosessuale presente in chiesa ha prima chiesto chiarimenti, poi diffuso tutto su Facebook.
A cura di Francesco Loiacono
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Una frase rivolta dal parroco ai fedeli alla fine della messa, nella parrocchia di Arosio, in provincia di Como, ha suscitato un mare di polemiche. "L'ideologia gender è più pericolosa dell'Isis. La prima ci attacca dall'interno, la seconda dall'esterno". Queste le parole che, come riporta Repubblica, don Angelo Perego ha pronunciato per presentare un incontro in programma il 27 marzo sul tema delle identità di genere. Frasi che probabilmente sarebbero rimaste circoscritte tra i parrocchiani se tra di loro non vi fosse stato anche un omosessuale, che ferito da quell'accostamento alla fine della messa si è avvicinato al parroco per chiedere spiegazioni. Un confronto molto acceso secondo alcuni, molto sereno secondo lo stesso parroco. Anche se, evidentemente, si è trattato di una chiacchierata poco chiarificatrice. Tanto che, tornato a casa, l'uomo ha riversato su Facebook tutta la propria amarezza, riportando le parole del parroco e scatenando una vera e propria bufera sulle sue affermazioni.

Il parroco si difende: "Non sono omofobo"

Travolto dalle polemiche, don Angelo Perego si è difeso: "Io non sono omofobo, per nulla. È una sciocchezza quella di cui mi chiedete conto, è una piccola cosa. Non sono contro l'omosessualità, ho parlato di ideologia gender e ho detto che è più pericolosa del terrorismo Isis o islamico". A chi però gli chiede chiarimenti su cosa sia l'ideologia gender, il parroco risponde in maniera generica: "È pericolosa come ogni ideologia. Non ne parliamo ora, ne parleremo durante l'incontro in parrocchia. Vogliamo ragionare su queste cose. Ma sia chiaro a tutti, io non voglio giudicare, il sacerdote ha il compito di spiegare la morale cristiana. Non si giudica l'uomo, ma il peccato". Don Perego alla fine ammette che "forse", l'accostamento tra terrorismo islamico e una non meglio precisata "ideologia gender" sia eccessivo, ma poi ribadisce: "Non parlavo di omosessuali". A questo punto non resterà altro che aspettare il 27 marzo per sapere a cosa si riferisca.

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