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Intasca 100 euro per concedere il bonus bebè gratuito: arrestato dipendente comunale di Pioltello

Un dipendente comunale di 55 anni di Pioltello, nel Milanese, è stato arrestato in flagrante per concussione continuata. L’uomo ha chiesto 100 euro a un cittadino pachistano, residente nel comune, per concedergli il “bonus bebè” per il figlio appena nato, bonus cui aveva diritto in maniera automatica e gratuita. A incastrare il dipendente comunale le telecamere installate nel suo ufficio dai carabinieri.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha chiesto 100 euro a un cittadino pachistano, residente nel comune di Pioltello, per concedergli il bonus bebè per il figlio appena nato. Soldi che però il papà non doveva assolutamente versare, dal momento che la concessione del contributo per i nuovi nati nel Comune in provincia di Milano è automatica. Per questo nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della tenenza di Pioltello e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Cassano d’Adda hanno arrestato in flagranza di reato un dipendente del Comune di Pioltello, perché ritenuto responsabile del reato di concussione continuata.

Ieri pomeriggio l’impiegato, 55 anni, ha intascato i 50 euro che il cittadino pachistano gli ha dato. Si trattava, come hanno documentato le intercettazioni ambientali, del "saldo" del prezzo pattuito, dal momento che il neo papà aveva già versato altri 50 euro di acconto. Il dipendente ha perfino fatto lo "sconto" al suo interlocutore: "Di solito faccio 50 prima e 100 dopo, però ti faccio lo sconto", ha infatti affermato.

Il dipendente aveva chiesto soldi ad altri 15 cittadini stranieri

A immortalare la scena, che si è svolta nel suo ufficio, c'erano le telecamere nascoste installate dai carabinieri nella stanza. Le immagini hanno inchiodato il dipendente comunale alle proprie responsabilità. Per l'uomo sono scattate le manette: si trova adesso in carcere a San Vittore. Come si evinceva già dal reato per il quale era accusato e dalle affermazioni dell'impiegato comunale, l'uomo aveva agito nella stessa maniera anche con altri cittadini. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, hanno infatti permesso di ricostruire altri 15 episodi delittuosi, tra tentati e consumati. Il dipendente, sistematicamente, chiedeva somme di denaro a cittadini stranieri, contando sulla scarsa conoscenza della normativa da parte di quest’ultimi in relazione all’ottenimento del beneficio corrispondente a 1.700 euro.

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