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Incidente sul Monte Bianco, precipitano due scalatori lombardi: un morto e un ferito

Un morto e un ferito grave: questo il bilancio di un incidente avvenuto questa mattina sul Mont Dolent, sul massiccio del Monte Bianco. La vittima è Gian Attilio Beltrami, 64enne per anni a capo della Delegazione Lariana del Soccorso Alpino. Il ferito è un 23enne milanese che era in cordata con lui: i due sono precipitati per cause da accertare. Il cordoglio del sindaco di Lecco, Virginio Brivio: “La montagna che tanto amava, che era la sua vita, se l’è portato via”.
A cura di Francesco Loiacono
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Gian Attilio Beltrami, morto questa mattina sul Monte Bianco
Gian Attilio Beltrami, morto questa mattina sul Monte Bianco

Una persona è morta e un'altra è rimasta gravemente ferita in un incidente avvenuto questa mattina sul Mont Dolent, vetta che fa parte del massiccio del Monte Bianco. In entrambi i casi si tratta di due cittadini lombardi: la vittima è infatti Gian Attilio Beltrami, 64enne per molti anni a capo della XIX delegazione lariana del Soccorso alpino e speleologico lombardo. Il ferito è invece un ragazzo di 23 anni della provincia di Milano: è stato trasportato con l'elicottero della protezione civile all'ospedale Parini di Aosta e sarebbe in gravi condizioni.

Ancora da chiarire le cause dell'incidente, avvenuto tra i 3.800 e i 3.600 metri d'altezza. I due alpinisti erano in cordata e stavano scalando la montagna quando sono precipitati. Sul caso indaga la guardia di finanza di Entreves. Per Gian Attilio Beltrami non c'è stato niente da fare. Dopo aver appreso la notizia della sua morte il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, ha diffuso una nota per esprimere il cordoglio suo personale e di tutta l'amministrazione: "È con sgomento che apprendo la notizia della tragica scomparsa di Gian Attilio Beltrami avvenuta questa mattina sul Monte Bianco. Gian Attilio è stato per anni a capo della Delegazione della XIX Zona Lariana del Soccorso Alpino – una delle più vaste d'Italia, comprende le province di Lecco, Como, Varese e Pavia, ndr – per cui si è prodigato mettendo la propria vita a disposizione di quella di altri alpinisti ed escursionisti più o meno esperti. Una persona fortemente competente, grande conoscitore delle nostre montagne e non solo, attento e prudente alpinista, speleologo, soccorritore alpino e tecnico di elisoccorso. Forse anche per questo la morte che lo ha sorpreso proprio durante un’ascensione in montagna ci lascia tutti attoniti e increduli".

Il sindaco di Lecco: "La montagna che tanto amava se l'è portato via"

“In questi anni – ha proseguito il sindaco Brivio – ho avuto modo di collaborare con lui, ma persone come Gian Attilio non si ringraziano mai abbastanza per tutte le volte – e sono tantissime – che traggono in salvo escursionisti in difficoltà, salvando vite umane anche in condizioni al limite. La montagna che tanto amava, che era la sua vita, se l’è portato via. Mi stringo al dolore della sua famiglia e rivolgo un pensiero a tutti i suoi collaboratori che tanto lo stimavano e ne apprezzavano le qualità di leader preparato. L’Amministrazione comunale tutta esprime cordoglio e vicinanza ai cari dell’amico Gian Attilio". Cordoglio anche dal Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico lombardo: "Un pensiero di cordoglio sincero e commosso va ai familiari da parte di tutti i tecnici del Soccorso alpino e speleologico, che ricorderanno Gianni Beltrami come una persona di grande competenza e generosità".

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