In Lombardia è epidemia di morbillo: in sei mesi 686 casi
L'intero Paese è attraversato da una vera e propria epidemia di morbillo. Particolarmente critica la situazione nella Regione Lombardia: secondo i dati dell'assessorato regionale al Welfare, infatti, nei primi sei mesi del 2017, da gennaio a giugno, nella regione si sono registrati ben 686 casi di morbillo, cinque volte in più alla totalità di quelli registrati in tutto il 2016. Dati alla mano, in Lombardia, nel periodo di riferimento, ci sono stati 12,8 contagi ogni 100mila persone, rispetto agli 1,3 dell'intero 2016.
L'incidenza dei vaccini sulla malattia
Stando a quanto riferiscono gli esperti, l'aumento vertiginoso dei casi nella Regione Lombardia sarebbe correlato, in buona parte, alla diminuzione delle vaccinazioni per i bambini, anche se ormai è legge la reintroduzione dei vaccini obbligatori per i bambini dagli 0 a i 16 anni, con particolare riferimento a quelli fino ai 6 anni, che non potranno effettuare regolare iscrizione a scuola se non vaccinati. Stando ai dati, il 93% dei bambini nati in Lombardia nel 2014 è stato sottoposto a vaccinazione contro il morbillo.
La provincia di Monza e Brianza la più colpita
Sempre consultando i dati dell'assessorato regionale al Welfare si scopre che la maggior incidenza, in tutta la Lombardia, è concentrata nella provincia di Monza e Brianza. Se in tutta la regione i casi di morbillo stanno rientrando, attestandosi nella normalità, nella provincia – così come a Milano – la percentuale dei contagi resta alta. Proprio all'ospedale San Gerardo di Monza, lo scorso giugno, la morte di un bambino di 6 anni affetto da leucemia è deceduto nel nosocomio per morbillo scatenò una dura polemica sulle vaccinazioni, dal momento che pare che i fratellini della piccola vittima non fossero stati sottoposti a vaccinazione.
