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Il sindaco di Uboldo, Lorenzo Guzzetti, aggredito e preso a pugni nella sua auto

Il sindaco di Uboldo (Varese), Lorenzo Guzzetti, è stato aggredito e preso a pugni nella sua auto. L’episodio martedì sera in una via del paese: un uomo lo ha tamponato, poi è sceso e lo ha aggredito. Il responsabile dell’aggressione è già stato individuato: l’episodio non ha comunque nulla a che fare con le recenti polemiche contro i “No vax” che hanno visto protagonista lo stesso Guzzetti.
A cura di Francesco Loiacono
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Lorenzo Guzzetti, sindaco di Uboldo, nel Varesotto, è stato aggredito e preso a pugni nella sua auto. L'episodio è avvenuto martedì sera: il primo cittadino stava percorrendo via Padania a bordo della sua vettura quando è stato tamponato. Il conducente dell'altra vettura è sceso e, senza praticamente proferire parola, lo ha aggredito prendendolo a pugni. Poi se n'è andato. Il sindaco ha denunciato l'episodio ai carabinieri e si è poi fatto medicare: nell'aggressione ha riportato escoriazioni al volto e al collo.

Il sindaco protagonista di un'accesa polemica con i "No vax"

Negli scorsi giorni il sindaco di Uboldo era finito al centro delle cronache per via di una sua accesa polemica contro i cosiddetti "No vax". In occasione della riapertura delle scuole Guzzetti aveva ricevuto una lettera da parte di una madre contraria alle vaccinazioni obbligatorie previste dal decreto Lorenzin, che gli chiedeva di non far rispettare il provvedimento. Il sindaco aveva deciso di pubblicare la sua lettera di risposta su Facebook, criticando la donna con toni duri. Ne era nata un'accesa polemica durante la quale il profilo Facebook di Guzzetti era stato bloccato più volte. Il sindaco aveva poi riferito di aver ricevuto insulti e minacce di morte.

L'aggressione non c'entra con le recenti polemiche: il responsabile è stato individuato

Secondo quanto hanno accertato i carabinieri della compagnia di Saronno, che hanno già identificato il responsabile dell'aggressione, questa non c'entrerebbe nulla con le vicende degli scorsi giorni. È stato lo stesso primo cittadino a minimizzare l'episodio, spiegando che non ha avuto nulla a che fare con la sua carica da sindaco, né con le recenti polemiche: "Sto bene e che vi ringrazio della solidarietà e dell'affetto", ha poi scritto sulla sua pagina Facebook.

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