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Il Dalai Lama a Milano per ricevere le chiavi della città: “Dove vado creo problemi”

Il Dalai Lama è arrivato a Milano per ricevere la cittadinanza onoraria votata dalla passata amministrazione. Breve incontro col sindaco Sala in aeroporto, poi la visita in Arcivescovado accolto dal cardinale Angelo Scola. Alla Bicocca, dove la guida spirituale buddista ha ricevuto le chiavi della città dal presidente del Consiglio comunale, la protesta della comunità cinese: “Sala ci hai tradito”.
A cura di Francesco Loiacono
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Si è svolta come previsto la prima delle tre giornate milanesi del Dalai Lama. Sua santità Tenzin Gyatso è stato accolto all'aeroporto di Milano dal sindaco Giuseppe Sala. Successivamente l'incontro con l'Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, a cui il Dalai Lama ha donato una "sciarpa bianca della felicità", indumento tradizionale tibetano. Molta emozione da parte di entrambi i religiosi, che si sono incontrati in Arcivescovado. Il premio Nobel per la pace ha scherzato: "A volte sembra che dove vado, creo problemi". Il riferimento è alle preannunciate proteste della comunità cinese di Milano, che si è ritrovata alle 11.30 davanti al Teatro degli Arcimboldi, dove il leader religioso buddista ha successivamente ricevuto le chiavi della città dal presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè.

Le proteste della comunità cinese per la cittadinanza onoraria

È proprio la cittadinanza onoraria, votata dalla scorsa amministrazione comunale ma che non era mai stata materialmente consegnata, il nodo della protesta dei cinesi, che avevano anche scomodato l'Ambasciata: "Un fatto che ha ferito gravemente i sentimenti del popolo cinese. Tutto ciò ha un impatto negativo sui rapporti bilaterali e sulle cooperazioni tra le regioni dei due Paesi. La Cina, con i suoi rappresentanti istituzionali, esprime forte rimostranza e ferma opposizione". Il Dalai Lama non ha invece smentito la sua fama di persona ironica, commentando con tranquillità le proteste: "Sono un fatto normale, succede sempre così". Ma anche parte della comunità cinese ha cercato di abbassare i toni: "Consideriamo negativamente l’iniziativa di concedere la cittadinanza onoraria al Dalai Lama e pur rispettando le scelte del Consiglio Comunale, ovviamente, ribadiamo il nostro diritto al dissenso su queste, considerando la regione del Tibet parte integrante della Cina da secoli e consideriamo anche i toni esasperati ed estremi di una minoranza della comunità cino-milanese altrettanto negativi. La nostra missione è unire e integrare, non dividere ed esasperare", ha affermato Francesco Wu, presidente dell’Unione Imprenditori Italia-Cina.

Alle 13 il Dalai Lama ha incontrato 2.500 studenti in un evento promosso dall’università Milano-Bicocca. Domani e sabato mattina sono invece in programma presso i padiglioni 1 e 3 della fiera di Rho-Pero incontri con i fedeli buddisti, con insegnamenti e benedizioni. Il viaggio del Dalai Lama a Milano si concluderà sabato pomeriggio con una conferenza pubblica: anche il sindaco di Rho, Pietro Romano, conferirà a Tenzin Gyatso la cittadinanza onoraria. Senza gli imbarazzi istituzionali che bloccano il suo omologo Sala, accusato di "tradimento" da alcuni manifestanti cinesi che sostengono di averlo votato alle scorse amministrative.

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