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I-Days festival di Monza 2017 sorvegliato speciale: metal detector come per il Papa

Dal 15 al 18 giugno il parco di Monza ospita l’I-day festival, una serie di concerti con artisti come i Green Day e i Radiohead. Per le autorità si tratta dell’evento più a rischio dell’estate: previsti controlli con metal detector e un’ampia area rossa per i veicoli. I parcheggi saranno molto lontani dall’area concerti, con navette per trasportare gli spettatori nei pressi del palco.
A cura di Francesco Loiacono
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È uno degli appuntamenti più importanti della stagione musicale in Lombardia e in tutta Italia. Parliamo dell'I-days festival di Monza, evento che in quattro giorni (dal 15 al 18 giugno) vedrà salire sul palco artisti del calibro dei Radiohead, Green Day e Justin Bieber. Proprio la sua importanza, e il fatto che si svolgerà all'aperto (nel Parco di Monza, stessa sede che ha ospitato la messa di Papa Francesco lo scorso 25 marzo), ne fanno però uno degli eventi più a rischio sul fronte sicurezza: soprattutto dopo il recente attentato di Manchester e quanto avvenuto a Torino, dove oltre 1.500 persone sono rimaste ferite nel panico seguito alla paura per un attacco terroristico inesistente.

Controlli con metal detector e parcheggi lontani dall'area concerti

Ecco perché il questore di Milano Marcello Cardona e tutte le istituzioni stanno predisponendo misure di sicurezza speciali. Il modello, come riporta il "Corriere della sera", è proprio la recente messa celebrata da Papa Francesco, alla quale hanno assistito circa 700mila persone. La chiave delle misure di sicurezza sta nel filtraggio delle persone e nella dislocazione dei parcheggi il più lontano possibile dall'area concerti. Ad assicurare poi un collegamento per gli spettatori sarà un servizio navetta. Il filtraggio, gestito da steward e forze dell'ordine, prevede controlli accurati (con l'utilizzo del metal detector) in borse e zainetti: sul sito del festival è d'altronde presente un vademecum per sapere già in anticipo cosa si potrà portare e cosa no. Le regole, in questo caso, sono le solite di tutti i concerti: niente bottiglie in vetro, bottigliette di plastica senza tappi e niente oggetti atti ad offendere.

Per quanto riguarda il rischio di psicosi e relativi spostamenti della folla, come purtroppo accaduto a Torino, la sede dei concerti dovrebbe aiutare: non sui tratta di una piazza con vie di fuga strette, ma di un ampio parco, che dovrebbe garantire in questo caso una relativa sicurezza.

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