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Gira un film porno in casa: il tribunale toglie i figli a una 46enne bresciana

Ha girato un film porno amatoriale tra le mura dell’abitazione in cui vive con i suoi figli di 14 e 16 anni. Motivo per il quale il tribunale dei minori di Brescia ha tolto l’affidamento dei figli a una donna di 46 anni di Ospitaletto: “L’uso della casa coniugale per girare filmati pornografici rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi”. Lei non ci sta: “L’ho fatto per soldi, i miei figli hanno capito”.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha girato un film porno amatoriale tra le mura dell'abitazione in cui vive con i suoi figli di 14 e 16 anni. Motivo per il quale il tribunale dei minori di Brescia ha tolto l'affidamento dei figli a una donna di 46 anni, conosciuta negli ambienti dell'hard col nome d'arte di Daiana Mori. L'attrice, residente a Ospitaletto, è diventata molto nota nell'ambito del circuito dei film hard amatoriali dopo aver partecipato a un film ambientato proprio nel paese del Bresciano. Nelle inquadrature compare per pochi secondi all'inizio una scuola materna pubblica di Ospitaletto (per pochi secondi), la Chizzolini, "necessaria" per chiarire la professione interpretata da Daiana nel film, un'insegnante. Il resto delle scene è invece girato nella casa dove la donna vive con i figli, che non hanno però assistito alle riprese.

L'ex marito della donna l'ha denunciata

L'ex marito della donna, cui appartiene la casa dove vive l'attrice con i figli, dopo aver scoperto che l'appartamento era stato usato come set di un film porno ha denunciato il tutto al tribunale dei minori, che giovedì scorso ha preso una decisione: "L’uso della casa coniugale per girare filmati pornografici rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi", hanno spiegato i giudici, disponendo così l'allontanamento dei figli dalla madre.

La donna, però, non ci sta e contrattacca: "Ho sbagliato, ma l’ho fatto perché avevo bisogno di soldi. Troppe spese da sostenere e il mio ex marito non contribuiva. Ho preso i soldi e pagato bollette e cartelle di Equitalia, è tutto documentato". Poi ha aggiunto che i figli sono al corrente di tutto, e "hanno capito perché sono arrivata a tanto". La 46enne sarebbe infatti rimasta senza lavoro dopo che l'azienda per la quale ha lavorato per 22 anni ha chiuso. Adesso l'avvocato che assiste la donna, Carlo Beltrani, ha annunciato che chiederà la revoca del provvedimento. La prossima udienza è prevista a marzo.

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