84 CONDIVISIONI

Giovane italiano aggredito e derubato in Laos: è ricoverato in coma in Thailandia

Un 36enne residente a Venegono Inferiore (Varese) è stato aggredito, derubato e forse avvelenato in Laos, dove era in vacanza. È ricoverato in coma in Thailandia: amici e parenti lanciano una raccolta fondi per aiutarlo a tornare in Italia.
A cura di Stefano Rizzuti
84 CONDIVISIONI
Immagine

Lo avrebbero aggredito, derubato e forse avvelenato mentre era in viaggio turistico nel Laos. Poi è stato ricoverato al Bangkok Hospital di Udon Thani, in Thailandia: la vittima è un 36enne residente a Venegono Inferiore, Gianluca Di Gioia, originario di Caltavuturo, in Sicilia. Secondo quanto riferito dai familiari il ragazzo è in coma, le sue condizioni sarebbero gravi ma stazionarie. Il ragazzo è conosciuto con il soprannome ‘Il Digio’.

La madre e il fratello hanno preso un volo per raggiungere la Thailandia e l’ospedale in cui è ricoverato. La notizia si è diffusa soprattutto tramite un gruppo Facebook appositamente creato, con una pagina che si chiama “Aiutiamo Gianluca (Il Digio)”, ed è stata confermata anche dal sindaco di Venegono, Mattia Premazzi.

Gianluca Di Gioia ricoverato in coma in Thailandia: una pagina Facebook per aiutarlo

Sulla pagina Facebook creata per Gianluca sono moltissimi i messaggi di solidarietà e di sostegno verso il ragazzo ricoverato in Thailandia. L'obiettivo della pagina è quello di raccogliere fondi per il ragazzo ricoverato in Thailandia, con una cifra iniziale prevista di 100mila euro per permettere il suo rientro in Italia. Un suo amico, Luca, spiega che “la famiglia di Gianluca ha già raggiunto la somma di 100.000 euro per il trasporto aereo ma per ora deve restare là in cura e quindi servono altri soldi perché ho visto personalmente per ogni cosa, ogni flebo, pastiglia, qualunque cosa viene messa in conto, servono dai 2.000 ai 2.500 euro al giorno quindi continuiamo ad aiutare con le donazioni, Gianluca (il Digio) migliora ma molto lentamente quindi ad oggi non sappiamo ancora per quanti giorni debba restare là”.

Anche il comune di Caltavuturo ha pubblicato su Facebook un appello a tutti i cittadini “affinché aiutino la famiglia a sostenere i costi elevati della degenza di Gianluca per poterlo trasferire in Italia superata la fase critica”.

84 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views