211 CONDIVISIONI

Gaffe in campagna elettorale: mette online foto di una sala piena, ma era per un funerale

A Rovato, in provincia di Brescia, il coordinatore di un comitato elettorale per un candidato a sindaco ha messo online una foto di una sala gremita di gente, spacciandola per il pubblico intervenuto a un comizio del politico. In realtà, però, la gente in foto stava assistendo al funerale di un bambino a Verona.
A cura di Francesco Loiacono
211 CONDIVISIONI
La foto incriminata (dal profilo Facebook di Osservatorio politico Rovato)
La foto incriminata (dal profilo Facebook di Osservatorio politico Rovato)

Clamorosa gaffe per Roberto Manenti, uno dei candidati alla poltrona di sindaco di Rovato, comune in provincia di Brescia. A procurargliela il coordinatore del suo comitato elettorale, Giuseppe Gussago, che nel tentativo di promuovere il candidato ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto di una sala piena di gente. La folla, secondo Gussago, era all'oratorio del Duomo del paese per ascoltare Manenti, in vista delle elezioni comunali che si terranno il prossimo 31 maggio: "Interesse e numero!", il titolo del post con il quale Gussago magnificava la partecipazione popolare all'intervento del candidato alla poltrona di primo cittadino.

La foto era del funerale di un bambino

In realtà, però, come ha scoperto l'Osservatorio politico Rovato, la foto in questione era stata scattata nella Sala del regno dei Testimoni di Geova di Verona, in un'occasione ben più triste: i funerali di un bambino. La gaffe è stata fatta notare al coordinatore di "Per Manenti sindaco", che ha subito rimosso l'immagine dal suo profilo e si è giustificato scrivendo all'Osservatorio: "Cari signori, la foto mi é giunta via whatsapp, io non ero presente". Non è bastato però per evitare che in rete circolassero battute sullo scivolone social, sicuramente di cattivo gusto. L'Osservatorio, un'organizzazione non-profit che si occupa di "capire chi sono e cosa fanno e i candidati a Sindaco di Rovato", dicendo "quello che gli altri non dicono", ha però replicato ironicamente: "Quando succede qualcosa whatsapp c'entra sempre".

211 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views