Formiche, blatte e muffa: chiusa la cucina della mensa dell’Università Statale di Milano
La cucina della mensa dell'Università Statale di Milano è stata chiusa dalla Agenzia di tutela della salute (Ats, l'ex Asl) dopo un'ispezione che ha rivelato la presenza di insetti, muffa e irregolarità. Formiche, moscerini e perfino una blatta sono stati trovati nei locali, nonostante le trappole posizionate nella struttura. Trappole che, come hanno accertato gli ispettori dell'Ats, venivano però rese inefficaci dalle pulizie fatte in maniera non corretta.
Oltre agli insetti, l'ispezione ha rivelato la presenza di muffa nei locali mensa e procedure irregolari per la cottura dei cibi. La pasta, ad esempio, veniva cucinata usando i fornelli e non i bollitori, come invece prescritto dalla normativa. Riscontrata anche l'inosservanza delle norme igieniche e sulla conservazione degli alimenti da parte del personale. La cucina delle mensa resterà adesso chiusa fino a quando gli standard igienici non saranno ripristinati. Resta invece aperta la sala mensa di via Festa del Perdono: in sostanza gli universitari potranno accedervi per consumare i pasti già pronti, che potranno essere riscaldi, mentre temporaneamente non si potrà cucinare all'interno.
Il servizio mensa di via Festa del Perdono 3 forniva in media circa 200 pasti al giorno: per un pranzo composto da primo, secondo, contorno, frutta e dolce gli studenti pagano dai 3,30 ai 4,70 euro in base al reddito. I beneficiari di borsa di studio regionale hanno invece diritto al pasto meridiano gratuito.