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Fece uccidere l’ex marito Maurizio Gucci: a Patrizia Reggiani vitalizio concordato prima della sua morte

L’ex moglie di Maurizio Gucci, Patrizia Reggiani, condannata in quanto mandante dell’omicidio del marito, potrebbe ricevere un vitalizio di un milione di euro all’anno (più 24 milioni di arretrati). A pagare, secondo la Corte d’Appello di Milano, devono essere proprio le figlie di Maurizio, Allegra e Alessandra, uniche eredi del nipote del fondatore della nota griffe.
A cura di Francesco Loiacono
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L'ex moglie di Maurizio Gucci, Patrizia Reggiani, potrebbe ricevere un vitalizio di un milione di euro all'anno (più 24 milioni di arretrati). A pagare, secondo quanto disposto da una sentenza della Corte d'Appello di Milano, devono essere le figlie di Maurizio, Allegra e Alessandra, uniche eredi dell'imprenditore, nipote del fondatore dell'omonima nota griffe di moda, Guccio Gucci. La notizia, riportata per primo dal sito "Il Dubbio", è destinata a scatenare molte polemiche. Perché Patrizia Reggiani è stata condannata in via definitiva a 26 anni di carcere in quanto riconosciuta mandante dell'omicidio dell'ex marito, ucciso nel 1995 da un killer in via Palestro, a Milano.

Ad attendere la Reggiani tre anni di libertà vigilata

La Reggiani era stata arrestata nel gennaio del 1997. Dopo la condanna ha trascorso 17 anni in carcere a San Vittore e dal giugno 2014 ha trascorso un periodo di affidamento in prova ai servizi sociali. Adesso si prepara a tornare a tutti gli effetti una libera cittadina: il prossimo 16 febbraio infatti comparirà davanti al tribunale di Sorveglianza, chiamato a decidere sulle regole da rispettare nei tre anni di libertà vigilata che l'attendono.

L'accordo tra Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani

Anni che potrebbero essere decisamente dorati. Il 24 dicembre del 1993, infatti, Gucci e la Reggiani, che avevano divorziato anni prima (nel 1985), firmarono a Sankt Moritz (in Svizzera) un accordo nel quale l'imprenditore si impegnava a versare all'ex moglie 1,1 milioni di franchi svizzeri per tutta la vita. Una accordo che, secondo i giudici d'Appello di Milano, non è mai decaduto e non è stato intaccato dalla vicenda penale che ha visto per protagonista la Reggiani.

"Il comportamento, penalmente sanzionato di Patrizia Reggiani, non ha però avuto rilievo sugli accordi raggiunti con Maurizio Gucci ed è irrilevante", hanno scritto i giudici della quarta sezione della Corte d'appello nella sentenza depositata lo scorso 9 gennaio. Aggiungendo che "ogni altra valutazione attiene all’ambito morale e non strettamente giuridico e quindi non influenza l’interpretazione dell’accordo". Le figlie di Maurizio Gucci, Allegra e Alessandra, dovranno dunque corrispondere a Patrizia Reggiani un milione di euro all'anno oltre a 24 milioni di arretrati, in quanto non avevano mai versato il vitalizio alla madre durante la detenzione. Resta un ultimo passaggio: l'eventuale ricorso in Cassazione.

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