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Expo 2015, a Milano la “giornata delle idee”. Il Papa: “Sconfiggere l’iniquità”

In 500 nello spazio d’arte contemporanea per l’appuntamento organizzato dal ministero delle Politiche agricole “Le idee di Expo”. Nell’ambito dell’evento verrà spiegata la “Carta di Milano”, l’eredità che la città meneghina e l’Italia lasceranno dopo l’Esposizione 2015. Alle 17 sarà il premier Renzi a chiudere i lavori.
A cura di An. Mar.
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Centinaia di persone affollano oggi l'Hangar Bicocca di Milano per in occasione della giornata dedicata alle "Idee di Expo" organizzata dal ministero delle Politiche agricole.  Due sedute plenarie e 42 tavoli tematici daranno il via ai lavori per la stesura della Carta di Milano, il contributo per Expo Milano 2015 che l'Italia offrirà al mondo per affrontare il problema della fame nel mondo. Un documento che metterà a punto una strategia di riduzione di sprechi che costituirà il lascito dell'evento milanese e che potrà essere sottoscritta da cittadini, associazioni  e aziende. La carta verrà consegnata ufficialmente nelle mani segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, il prossimo ottobre.

Saranno presenti all'appuntamento i commissari dei 145 Paesi partecipanti, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi;  Marco Tronchetti Provera; il presidente di Ferrero, Francesco Pao, il segretario generale della Fao, José Graziano De Silva; il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone. Alle 12 è stato proiettato un videomessagio del Papa, mentre alle 17 sarà il capo del governo Matteo Renzi a chiudere i lavori. Per il sindaco Giuliano Pisapia, intervistato da La Repubblica, si tratta di "una giornata speciale, una tappa fondamentale della corsa a Expo. A 86 giorni dall'inaugurazione si parla finalmente dei temi di Expo. Se ne è parlato troppo poco finora, ma oggi si parla del futuro del pianeta e di quello che lascerà in eredità Expo. Ci stiamo lavorando da tempo e con massimo impegno. Oggi faremo un ulteriore passo avanti a livello di impegni concreti. Questo è un imponente momento di riflessione collettiva. Anche con i messaggi di Lula e papa Francesco, che hanno tanto da insegnarci".

Expo 2015, il Papa: "No alla legge del più forte"

"La radice di tutti i mali è la inequità" denuncia Bergoglio nel videomessaggio in diretta dalla "giornata delle idee" per Expo 2015. "No, a un'economia dell'esclusione e della inequità. Questa economia uccide", continua citando la sua Evangelii gaudium."Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa", ha rimarcato Bergoglio. "Questo è il frutto della legge di competitività per cui il più forte ha la meglio sul più debole – ha proseguito il Papa-. Attenzione: qui non siamo di fronte solo alla logica dello sfruttamento, ma a quella dello scarto; infatti gli esclusi non sono solo esclusi o sfruttati, ma rifiuti, sono avanzi".

Per Francesco "è dunque necessario, se vogliamo realmente risolvere i problemi e non perderci nei sofismi, risolvere la radice di tutti i mali che è l'inequità. Per fare questo ci sono alcune scelte prioritarie da compiere: rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali della inequità". "Oggi – prosegue il Papa – nonostante il moltiplicarsi delle organizzazioni e i differenti interventi della comunità internazionale sulla nutrizione, viviamo quello che il santo Papa Giovanni Paolo II indicava come "paradosso dell'abbondanza"  Infatti, c'è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l'uso di alimenti per altri fini sono davanti ai nostri occhi. Questo è il paradosso!".

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