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Evasione fiscale, la vicepresidente di Confindustria Diana Bracco a processo a Milano

Diana Bracco, presidente di Expo Spa, è stata rinviata a giudizio per evasione fiscale e appropriazione indebita dal gup di Milano Alessandro Santangelo. È accusata di aver commesso una frode fiscale da oltre un milione di euro in qualità di presidente del Cda della società Bracco Spa.
A cura di Francesco Loiacono
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Diana Bracco a processo per evasione fiscale e appropriazione indebita. La presidente del consiglio d'amministrazione della Bracco Spa, nonché vicepresidente di Confindustria, è stata infatti rinviata a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare Alessandro Santangelo, che ha accolto le richieste del pubblico ministero Giordano Baggio.

Diana Bracco, che è anche presidente di Expo Spa, è accusata di aver commesso una frode fiscale da oltre un milione di euro in qualità di presidente dell'omonimo gruppo farmaceutico. Con lei andranno a processo altre due persone, mentre un altro imputato ha patteggiato una multa da 45mila euro. La notizia dell'avviso di garanzia ai danni di Bracco era arrivata nel maggio scorso, neanche un mese dopo l'inizio dell'Expo di Milano.

L'avvocato aveva minimizzato la vicenda

Non appena ricevuto l'avviso di garanzia il legale della Bracco, Giuseppe Bana aveva minimizzato la vicenda: "Non c'è stata alcuna frode fiscale – aveva detto l'avvocato – si tratta di contestazioni riguardanti l'inerenza all'attività d'impresa di fatture, situazione non rilevante sotto il profilo penale". Lo scorso marzo i finanzieri avevano sequestrato alla Bracco la somma di 1.042.114 euro, corrispondente all'importo totale delle imposte evase. Il meccanismo attraverso cui la frode sarebbe stata portata avanti, secondo la procura, è quello dell'emissione di fatture false relative al periodo compreso tra il 2008 e il 2013.

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